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Solidarietà

Modena, la parrocchia di Sant’Agostino ogni mattina dona pane ai bisognosi

Laura Solieri
Modena, la parrocchia di Sant’Agostino ogni mattina dona pane ai bisognosi

Sono tra le 50 e le 80 le persone che ogni giorno si presentano. «Ci accolgono sempre con il sorriso»

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MODENA. La parrocchia Sant’Agostino in centro a Modena è una realtà che da dieci anni, ogni giorno dell’anno a parte una breve pausa ad agosto, distribuisce gratuitamente il pane a chi ne ha bisogno.

«Ogni mattina, dalle 9 alle 9.30, da lunedì a sabato, distribuiamo il pane a una media di persone che spazia tra le 50 e le 80, a seconda del periodo – raccontano suor Teresa Cavazzuti e suor Arcangelina Catufi, intente insieme ai volontari Enrica Benintende e Giancarlo Bergamini, a prestare servizio presso il portone della parrocchia che si affaccia su via Sant’Agostino 6, dove ogni giorno la fila di persone in attesa è consistente – Italiani, africani, persone dell’Est Europa: le nazionalità sono diverse, con prevalenza di persone straniere. C’è chi vive in strada, chi dorme in macchina, chi in generale non può permettersi il pane sulla tavola ogni giorno e per questo viene qui».

Il servizio è reso possibile grazie a una ventina di volontari che quotidianamente ritirano, imbustano e distribuiscono circa 40 chili di pane al giorno, e da dodici realtà – tra forni, pasticcerie e pizzerie – che donano gli alimenti offerti.

«La particolarità del nostro servizio è che è ad accesso diretto, basta presentarsi negli orari indicati e si può ritirare il proprio sacchetto di pane – aggiungono i referenti – Il pane è un alimento indispensabile per la vita delle persone e sentiamo forte l’esigenza di ricevere per donare. Le persone che incontriamo sono sempre molto riconoscenti: è un servizio che svolgiamo con amore e ringraziamo per questo tutti i nostri volontari e le tante realtà, come Conad, che da sempre ci sostengono».

In attesa del suo turno, un signore in fila ci dice con un sorriso timido: «Venire qui è come sentirsi a casa, si viene accolti con il sorriso e non si sente il peso dell’elemosina».

«Per noi – conclude Bergamini – è importante svolgere un servizio di volontariato non solo materiale ma anche relazionale, di incontro, di dialogo: è per questo che mentre le persone sono in fila con il pane, io sto in mezzo a loro, fuori dal portone, per rendere più piacevole l’attesa chiacchierando insieme del più e del meno».