Castelfranco, addio al 58enne Giuseppe Mulargia poliziotto e infaticabile volontario
Era presidente dell’Associazione nazionale polizia penitenziaria
CASTELFRANCO. Se n’è andato improvvisamente Giuseppe Mulargia, 58 anni, stroncato da un malore fulminante che non gli ha lasciato scampo, facendo sprofondare nel dolore i familiari e i tanti amici che negli anni ne avevano apprezzato le sue straordinarie doti umane.
Chi era
Fiero delle proprie origini sarde, Mulargia viveva da anni a Modena, ma è a Castelfranco che era diventato presidente della sede locale dell’Associazione nazionale polizia penitenziaria, un ruolo che ha sempre amato e onorato con grande impegno nelle tante iniziative di volontariato portate avanti. E ora la comunità, che tanto lo aveva ammirato per il suo grande cuore, lo piange affranta. Dopo tanti anni di servizio come agente, negli ultimi tempi lavorava in amministrazione come civile.
Il ricordo
Tra i tanti ad averlo ricordato con parole d’affetto anche il sindaco di Castelfranco Giovanni Gargano: «Era una persona straordinaria. In oltre dieci anni di collaborazione prima da assessore e poi da sindaco non c’è mai stata una volta che si sia tirato indietro, abbiamo fatto tante iniziative importanti per la comunità e la città. Ne ricordo una in particolare, quando siamo andati insieme ai volontari nei luoghi colpiti dal terremoto in centro Italia una decina di anni fa. Dopo aver raccolto tonnellate di aiuti li abbiamo distribuiti su tutto il territorio e lui non fece mai mancare un sorriso a nessuno. Il suo grande entusiasmo non si appassiva neanche nei momenti più difficili. Giuseppe era questo, una persona a servizio degli altri».
Un’altra iniziativa a cui Mulargia teneva particolarmente si teneva ogni anno per l’Epifania, quando iniseme al sindaco si recava al reparto di pediatria del Policlinico di Modena per portare regali ai bambini malati. «Portava gioia e serenità ai più piccoli, oltre a calze piene di dolciumi – prosegue Gargano – Di lui ricordo anche le cene a base di prodotti sardi con tutti gli amici e i colleghi: era il suo modo di dire grazie alla comunità che lo aveva ospitato. Qui in città lo conoscevamo tutti per il suo ruolo e per il suo grande cuore. Esprimo cordoglio da parte mia, dell’amministrazione e di tutta Castelfranco per la dolorosa perdita di una persona che si è sempre spesa soprattutto nei momenti più difficili».
Commosso anche il ricordo di Augusto Dinapoli, comandante della polizia locale di Castelfranco: «Era molto impegnato nel volontariato, soprattutto a Castelfranco, dove coordinava attivamente l’associazione. Ha sempre partecipato a diverse iniziative promosse insieme e per questo saremo presenti al funerale con il gonfalone della polizia, è un gesto doveroso».
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