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Modena, Energica verso la chiusura: 50 posti a rischio

di Giovanni Medici
Modena, Energica verso la chiusura: 50 posti a rischio

In frantumi il sogno della moto elettrica modenese. Incontro in Regione sulla crisi dell’azienda modenese, il cda pronto a cessare la produzione

11 ottobre 2024
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MODENA. Dopo l’incontro di ieri mattina in Regione del Tavolo di salvaguardia occupazionale per Energica Motor Company di Soliera sembra proprio che la situazione stia precipitando. «Durante l’incontro a Bologna i vertici dell’azienda hanno comunicato che sia i soci italiani sia il Fondo americano Ideanomics (che possiede la maggioranza delle quote, il 75 per cento), hanno alle spalle un impatto finanziario difficilmente gestibile.

L'incontro

Al Tavolo – spiega una nota della Regione - è stato concordato tra Regione, istituzioni, sindacati (era presente anche il sindaco di Soliera, ndr.) che la proprietà darà un aggiornamento subito dopo il prossimo Consiglio di amministrazione, che si terrà a breve, al fine di mettere in sicurezza, d’accordo con le organizzazioni sindacali, tutti i lavoratori e capire quale strumento procedurale sarà adottato».
 

La crisi
Energica versa da mesi in una grave crisi economico-finanziaria. Secondo quanto riferito dai sindacati, lo sfratto esecutivo del capannone di via Scarlatti è stato congelato per 120 giorni a seguito di composizione negoziata del debito. A oggi sono una cinquantina i dipendenti rimasti, in contratto di solidarietà fino al 22 ottobre. Se si parla di “strumenti procedurali”, espressione che per qualcuno fa rima con cessazione di attività d’impresa, le nubi sono davvero molto tempestose.


L'azienda
Energica Motor Company Spa, nata per volontà della famiglia Cevolini una decina di anni fa, è un costruttore italiano di moto elettriche di alta gamma e per diversi anni, dal 2019 al 2022, è stata anche fornitore unico del Campionato del mondo ad esse dedicato, la MotoE (oggi è la Ducati). Nel marzo del 2021 il Fondo Usa Ideanomics ne ha acquistato prima una quota di minoranza e poi la maggioranza delle azioni e dodici mesi dopo ha provveduto a fare uscire Energica dal listino borsistico Euronext Growth Milan, mediante un’Offerta Pubblica d’Acquisto volontaria totalitaria. Energica intanto volava, grazie anche al know how tecnologico di alto livello dell’azienda di Soliera, il cui amministratore delegato è dal 2009 Livia Cevolini: tutte le linee di montaggio di batterie, telai, carrozzerie, i laboratori di ricerca e sviluppo, gli uffici amministrativi erano e sono interni, nella fabbrica di via Scarlatti. Proprio nel 2022 con la presentazione del quarto modello della sua gamma, l’Esperia, l’azienda modenese raggiunge successi di vendita e di fatturato mai ottenuti prima, realizzati soprattutto all’estero, grazie a 135 rivenditori autorizzati.

La recessione

Dal 2023 però le cose cambiano, gli investimenti Usa non vengono conclusi e dall’autunno scorso l’azienda deve fare ricorso agli ammortizzatori sociali. Intanto i dipendenti nel giro di un anno e mezzo scendono da 135 a 50. Nel corso del presidio dei lavoratori dello scorso 3 ottobre davanti alla sede di Energica questi hanno ribadito la loro «volontà di esprimere sostegno all’azienda e difendere la nostra occupazione e il nostro futuro professionale».
Non risultano per ora mensilità non pagate ai dipendenti ma l’esposizione bancaria è molto alta e a causa della scarsa liquidità la produzione viaggia ormai a rilento e bruciando cassa. Sul palco del convegno inaugurale del prossimo Motor Valley Fest tra i protagonisti dell’automotive emiliano-romagnolo chiamati a discutere del futuro del settore rimarrà dunque un posto vuoto?
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