Malore improvviso in casa a Savignano, Elena La Spisa muore a 61 anni
Molto conosciuta nelle Terre di Castelli per essere stata dipendente comunale di Spilamberto, lascia una figlia di 14 anni
SAVIGNANO. Grande commozione e cordoglio in paese per la tragica e prematura scomparsa di Elena La Spisa.
Una morte improvvisa e drammatica: la 61enne è stata trovata senza vita dalla figlia, una giovane ragazza di soli 14 anni. La storia ha ben presto fatto il giro della comunità di Savignano, che ora piange affranta la scomparsa della donna.
La tragedia in casa
Stando alle prime ricostruzioni, La Spisa avrebbe accusato un malore fulminante all’interno delle mura della sua abitazione. E il corpo sarebbe stato ritrovato proprio dalla figlia. La giovane ha provato a rianimarla per poi chiamare immediatamente i soccorsi in stato di choc. Ma per la madre non c’è stato nulla da fare, malgrado i tentativi disperati del personale medico giunto sul posto insieme ai carabinieri.
L’aiuto di Unione e Comune alla figlia
La giovane, attualmente, è stata quindi presa in carico dai Servizi sociali dell’Unione Terre di Castelli perché i parenti della famiglia non si trovano in Italia, bensì in Germania. L’amministrazione comunale di Savignano si è quindi subito attivata dialogando con l’ufficio responsabile dell’Unione, al fine di trovare una soluzione per la minorenne. Intanto, oltre alle condoglianze che arrivano dai diversi Comuni coinvolti, tra cui Savignano e Spilamberto, la comunità delle Terre di Castelli piange la sua scomparsa.
Chi era Elena La Spisa
La 61enne era conosciuta nelle Terre di Castelli per il suo passato professionale: è stata dipendente presso il Comune di Spilamberto, in cui ha lavorato per più di un decennio nell’area tecnica, più precisamente nell’ufficio urbanistica. Sul profilo Facebook di La Spisa sono comparsi numerosi messaggi di condoglianze e di cordoglio. «Riposa in pace amica mia», si legge. Anche Roberto Adani, ex sindaco di Vignola che ha lavorato in passato con La Spisa ha speso per lei parole di cordoglio: «La ricordo come una persona seria, solare e devota al lavoro».