I carabinieri fanno lezione al Levi di Vignola
Oltre centocinquanta studenti delle prime hanno ascoltato gli interventi su video virali, armi e droga
Vignola Musica trap, video virali, armi e droga. Ecco alcuni dei temi affrontati nella mattina di martedì 8 ottobre alla scuola Levi di Vignola dai carabinieri.
Oltre centocinquanta partecipanti
I militari dell’Arma hanno scelto l’istituto guidato dal preside Luigi Vaccari per un nuovo incontro sulla Cultura della legalità, a cui hanno partecipato oltre centocinquanta studenti delle prime.
Il comandante della Compagnia di Sassuolo, capitano Michele Ognissanti, e il comandante della Tenenza di Vignola, maresciallo Stefano Dell’Anna, hanno affrontato casi concreti di cronaca nazionale. I carabinieri hanno discusso del fenomeno della musica trap, in relazione alla divulgazione virale di video che ritraggono giovani rapper mentre impugnano armi e maneggiano ingenti quantità di denaro, talvolta anche consumando sostanze stupefacenti, propinando una realtà distorta, sempre più aderente a contesti devianti di tipo criminale.
Esempi contro l’emulazione
Hanno messo in risalto casi nei quali l’emulazione di analoghi comportamenti ha portato tanti giovanissimi ad incorrere nell’esternazione di condotte antisociali, o peggio, nella commissione di reati di particolare allarme sociale, talvolta premonitori di un’escalation delinquenziale che, se non infrenata per tempo, rischia di portare ad effetti deleteri tali da rendere sempre più difficile l’attuazione di un efficace percorso di reinserimento e di risocializzazione.
Nell’incontro, i carabinieri hanno voluto esprimere un messaggio di comprensione, certamente non finalizzato alla repressione di un genere musicale molto in voga tra i giovanissimi, invitando i giovani studenti alla riflessione ed alla consapevolezza del limite tra un set cine-fotografico, all’interno del quale realizzare contenuti audio-video per musica trap (e che dovrebbe sempre essere girato all’interno di uno studio o in luogo pubblico solo nelle condizioni previste dalle autorità competenti) e la vita vera, con il rispetto delle regole di condotta e di comportamento che tutti sono chiamati ad osservare.