Gazzetta di Modena

MODENA Un altro incredibile episodio di “violenza automobilistica”, a poco più di una settimana dalla lite choc di Mirandola che aveva portato ad estrarre una pistola dal cruscotto. Stavolta è andata peggio, visto che non ci si è limitati alle minacce: un uomo è stato pestato a sangue.

È successo ieri in città, verso le 13 all’incrocio tra Strada San Cataldo e via Emilia Ovest. Sull’accaduto sono ancora in corso accertamenti da parte degli agenti della Volante della polizia di Stato, intervenuti con due pattuglie. Ma dai primi riscontri, sembra che sia andata così.

IL 40ENNE
Un 40enne era a bordo della sua Fiat Punto: aveva percorso Strada San Cataldo ed era arrivato all’incrocio, dove si apprestava a svoltare ma era rimasto fermo al semaforo. Durante la fermata, da una macchina dietro hanno cominciato a suonare: a bordo una coppia che lo invitava a scendere per un chiarimento. Lui è sceso, ed è stato l’incredibile: è stato aggredito con calci e pugni in faccia che lo hanno fatto crollare a terra sanguinante, in mezzo alla strada. Poi gli aggressori sono scappati via. Lasciandolo lì, tramortito, mentre passavano le altre auto, con un alto rischio di essere investito, e di trasformare l’aggressione in tragedia.

I SOCCORSI
Per fortuna è stato subito soccorso da alcuni passanti, che resisi conto dell’accaduto l’hanno messo al riparo sul marciapiede chiamando la polizia. «Aiutatemi, mi fa molto male la testa» le sue parole ai testimoni. Gli agenti sono arrivati in forze, avviando subito le indagini sulla base delle poche parole dette dall’uomo, rimasto a terra in stato di choc. Da quanto è stato possibile ricostruire, la folle aggressione era stata originata da una banale lite sulla guida: l’uomo era accusato dalla coppia di muoversi troppo lentamente con la macchina, da chiarire se nella percorrenza di via San Cataldo o nella ripartenza al semaforo. Una sciocchezza, comunque, che ha dato vita a un’esplosione di violenza da Bronx, che ha impressionato anche i passanti.

LA VIOLENZA
In mezzo a tanta barbarie, due notizie positive per fortuna. Intanto l’uomo, portato in ospedale per controlli, è stato dimesso: niente di grave fisicamente per lui. È dal punto di vista psicologico che la ferita è molto più profonda: ci vorrà tempo per dimenticare tanta violenza insensata, forse non ci riuscirà mai. L’altro aspetto è che la polizia è riuscita a stretto giro a individuare la coppia di aggressori, nei confronti dei quali scatterà inevitabilmente la denuncia con l’accusa di lesioni personali.