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Il caso

Alessandro Venturelli, udienza per decidere se archiviare il caso. La madre: «Io resto all’estero a cercarlo»

di Stefania Piscitello
Alessandro Venturelli, udienza per decidere se archiviare il caso. La madre: «Io resto all’estero a cercarlo»

Roberta, mamma del giovane di Sassuolo: «Avevo in programma di tornare, ma abbiamo trovato diverse persone che dicono di averlo visto. Noi pensiamo che sia giusto approfondire e quindi ci fermiamo qui»

05 ottobre 2024
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SASSUOLO. Roberta Carassai, madre di Alessandro Venturelli, il giovane scomparso da Sassuolo il 5 dicembre 2020, domani non sarà presente in procura per l’udienza in cui si deciderà se archiviare o meno il fascicolo a carico di ignoti per sequestro di persona. Per lei ci sarà il marito Roberto insieme agli avvocati. Lei non sarà a Modena per un motivo ben preciso. Perché è all’estero – in una località che al momento preferisce non rendere nota – per verificare alcune segnalazioni che parlano di un giovane simile ad Alessandro. Roberta Carassai, che da quando il figlio è sparito non si è mai fermata, è partita nei giorni scorsi, accompagnata dal suo avvocato Claudio Falleti e da Marc Di Maggio.

La madre continua a cercarlo

«Avevo in programma di tornare oggi – così ieri ha detto al telefono – ma non rientro. Abbiamo trovato diverse persone che dicono di averlo visto». Anche se le difficoltà non sono poche, ovviamente: «Qui siamo in due da soli a girare ed è come cercare un ago in un pagliaio. Noi pensiamo però che sia giusto approfondire e quindi ci fermiamo qui. Almeno per due o tre giorni di sicuro». Una decisione certamente non facile visto che domani sarà un giorno molto importante. Si terrà infatti, come detto, l’udienza per l’opposizione alla richiesta di archiviazione. Negli ultimi mesi Roberta ha chiesto a più riprese che le ricerche venissero estese anche all’estero, in particolare all’Olanda, dopo che una perizia sui dispositivi elettronici di Venturelli ha fatto emergere che nei giorni prima di sparire “Alle” ha fatto ricerche relative proprio a quel paese.

L'udienza di domani
«Lunedì (domani, ndr) in udienza ci sarà sicuramente mio marito con gli avvocati. Credo sia importante che io resti qui». Le segnalazioni che sarebbero arrivate parlerebbero tutte della stessa situazione. «Tutte queste segnalazioni descrivono Alle nella stessa situazione. Come un senzatetto, ma non in condizioni terribili. Dicono che frequenta determinati posti, tutti mi riferiscono più o meno gli stessi. Non è semplice, è difficile. Se non lo cerco io mio figlio... Comunque andiamo avanti».

La storia
Sono ormai trascorsi quattro anni da quando il giovane sassolese, ventuno anni al momento della scomparsa, è uscito dalla sua casa nel quartiere di Rometta Alta e non è più tornato. Da quel giorno di lui non è stata trovata nessuna traccia. Inizialmente il caso è stato trattato come un allontanamento volontario, poi è stato aperto un fascicolo per sequestro di persona contro ignoti. Nei primi mesi sono state effettuate anche ricerche nelle zone dei calanchi sassolesi, con tantissime forze in campo, tra cui vigili del fuoco con i droni e unità cinofila. Ricerche che non hanno portato a nulla. Da sempre Roberta e il marito Roberto lanciano appelli rivolti a chiunque possa avere informazioni utili a ritrovare Alessandro. La richiesta è sempre quella di scattare una fotografia nel caso in cui si avvisti qualcuno di somigliante a Venturelli così che la segnalazione possa essere verificata rapidamente e con puntualità. Intanto domani sarà una giornata cruciale, ma quel che è certo lo ha ribadito Roberta nei giorni scorsi: «Comunque vada l’udienza, io non smetto di cercarlo. Un figlio non si archivia».

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