Gazzetta di Modena

MODENA Sandrone se ne va a New York. Accadde già nel 1974, quando le nostre maschere furono invitate a Caracas da un gruppo di modenesi. Un’occasione speciale per festeggiare il patrono di Modena, San Geminiano, il 31 gennaio, e far vivere alla capitale venezuelana un assaggio di pura modenesità. Capitanati da Mario Ferraguti e Giorgio Tonelli, i modenesi residenti organizzarono un incontro memorabile tra le loro tradizioni e la comunità locale. Per una settimana intera, Sandrone, Pulonia e Sgorghiguelo - che rispettivamente erano interpretati da Giordano Brusoni, Maria Palmieri e Giancarlo Iattici – furono contesi dalle famiglie dei nostalgici geminiani, desiderose di averli con sé in ogni occasione. Il momento clou di quella trasferta fu proprio la sera del 31 gennaio. Al Centro Italo-Venezuelano si radunarono oltre 1000 persone per una cena conviviale, culminata con una gigantesca tombola che rese la notte indimenticabile.

L'EVENTO
E ora, dopo decenni, la storia si sta per ripetere, perché i Pavironici torneranno a calcare il suolo americano. Questa volta la destinazione è New York, e la cornice è ancora più prestigiosa: la Fifth Avenue, per il Columbus Day 2024. Il 12, 13, 14 e 15 ottobre le maschere modenesi, insieme ad altre rappresentative di 15 regioni italiane, sfileranno lungo una delle vie più famose del mondo. La partecipazione all’evento è organizzata dal Centro coordinamento maschere italiane, nato a Parma nel 2015, e sostenuta attivamente dalla Società del Sandrone. Joseph Scelsa, storico promotore dell'Italian American Museum nel cuore di Little Italy, ha sottolineato come gli italiani di New York siano ormai una parte fondamentale del tessuto sociale americano, “non più un gruppo isolato, ma integrati in una comunità variegata e vitale”.

CHE ONORE
Di fatto, partecipare al Columbus Day 2024 non sarà solo un onore per Sandrone, Pulonia e Sgorghiguelo, ma un’occasione unica per mostrare al mondo quanto le radici culturali profonde, come quelle che le maschere rappresentano, siano un tesoro inestimabile. E chissà, magari riusciranno persino a convincere qualche newyorkese ad apprezzare un bel piatto di tortellini, rigorosamente in brodo.l