Modena, 50 anni di Bassi Gioielli: il negozio del centro è bottega storica
Sabato la festa in via Castellaro per celebrare l’importante traguardo, che premia il lavoro della famiglia modenese
MODENA. Per il suo cinquantesimo compleanno Bassi gioielli è diventato “Bottega storica” di Modena. Sabato 28 settembre la gioielleria e oreficeria di via Castellaro, in centro storico, ha infatti ricevuto la targa di riconoscimento dall’assessore comunale Andrea Bortolamasi, per poi festeggiare l’anniversario «attraverso un momento informale e simbolico per ringraziare i nostri clienti, ma soprattutto mio padre, Mario Bassi», spiega Francesca Bassi, che dal 2010 gestisce gli aspetti commerciali dell’attività di famiglia.
La storia di Bassi Gioielli
Quella di Bassi Gioielli è una storia che inizia da lontano, prima ancora di cinquant’anni fa: «Mio padre apprese il mestiere dell’orafo lavorando per una ditta in Sud Africa negli anni Sessanta», racconta Francesca. «Tornato a Modena avviò insieme a suo fratello Vincenzo, orologiaio, il laboratorio Fratelli Bassi, in via Castel Maraldo».
È nel 1974 però che l’attività evolve, trasferendosi nella sua sede attuale, in via Castellaro 29: «Ciò che ha sempre contraddistinto la nostra gioielleria è la passione per questo lavoro», continua Francesca Bassi. «Mio padre, instancabile, ha continuato a dedicarsi alle sue creazioni, anche dopo che suo fratello Vincenzo è andato in pensione, occupandosi dell’attività fino al 2010, quando sono arrivata io».
Francesca decide infatti di mettersi in gioco, abbandonando il settore della moda dove lavorava, per cogliere, con curiosità e affetto, l’eredità di famiglia. Anche Chiara, figlia di Vincenzo Bassi, seguirà poi le orme del padre, iniziando a lavorare insieme alla cugina.
Quella di Bassi Gioielli è dunque una storia familiare, che ha visto succedersi due diverse generazioni, quella dei fratelli Bassi e quella delle loro figlie. «Il nostro settore ha subito profondi cambiamenti, ma siamo stati in grado di adattarci alle richieste dei clienti – spiega Francesca –Nei primi anni l’interesse maggiore era riservato all’oro, mentre oggi vengono richiesti gioielli minimal e moda, spesso in materiali ibridi, meno costosi».
Continua Francesca: «La nostra storia, la nostra esperienza di artigiani orafi ha fatto spesso la differenza durante i momenti più difficili. Il gioiello personalizzato, sebbene sia estremamente richiesto è sempre più raro, rappresenta una creazione unica con prezzi competitivi rispetto ai prodotti dei brand. La festa di sabato è stata un momento per celebrare con orgoglio questo traguardo. Osservando i nostri clienti, che varcano le porte della gioielleria e oreficeria dove, da bambini, accompagnavano i loro genitori, mi accorgo degli insegnamenti e della passione tramandatami da mio padre. Prima di tutto, quindi, la festa è stata l’occasione per manifestare il mio e il nostro riconoscimento verso la dedizione di Mario Bassi, grazie al quale siamo qui oggi».