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La tragedia

Morto nell'incidente a Carpi, la compagna in lacrime: «Non riesco a immaginare una vita senza di lui»

di Daniele Montanari
Morto nell'incidente a Carpi, la compagna in lacrime: «Non riesco a immaginare una vita senza di lui»

Il 45enne Cristian Iacono, morto nello schianto contro un autobus mentre era in sella alla sua moto, vieva a Novi di Modena: lascia la compagna Veronica e le loro bimbe di 4 e un anno

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NOVI DI MODENA. «Non riesco ancora a realizzare quello che è successo. Non riesco a credere che sia vero. Non riesco a immaginare, per me e le bimbe, una vita senza Cristian».
È metà pomeriggio, e la voce di Veronica è spezzata dai singhiozzi. È nella casa di Novi con le loro figlie, le piccole di quattro anni e di solo un anno e mezzo, ancora ignare di tutto. Cristian le adorava, tanto da aver messo grande una foto di lui con loro sul letto nel suo profilo Facebook. Come fare a dire loro che il papà non rientrerà più da quella uscita in moto? Che non potrà abbracciarle mai più? Un addio di colpo, in un attimo, senza nessuna possibilità di prepararsi. Uno strazio nello strazio.

Lo strazio
«Cristian stava tornando a casa con lo scooter dopo essere andato dal dentista – spiega Veronica – nel giro di poco sarebbe arrivato qui da noi. E invece è andata diversamente. Aveva chiesto un permesso per poter uscire e andare a fare quella visita: se non ci fosse andato sarebbe ancora qui con noi, è terribile». Il permesso è legato al fatto che il 45enne, originario di Rosarno, in Calabria, aveva avuto qualche problema con la giustizia. Non era un santo, ma negli ultimi tempi stava mettendo la testa a posto, grazie soprattutto a quella famiglia che era diventata la sua ragione di vita.
«Era un uomo di cuore, se devo ricordarlo con una frase dico questo – sottolinea Veronica – era sempre pronto ad aiutare tutti, se qualcuno aveva bisogno. Non si tirava mai indietro per gli altri. Perché era una persona di cuore, e per noi era tutto».

L’ultimo saluto
Il fatto che la Procura non abbia disposto il trasporto della salma a Modena in Medicina legale, è indicativo di una dinamica d’incidente che è parsa subito molto chiara agli inquirenti, non necessitando di ulteriori approfondimenti invasivi sulla vittima. Visto che l’autopsia si poteva evitare alla luce di una dinamica di questo tipo, il pm ha deciso subito di evitarla, risparmiando questo passaggio, che può essere sempre doloroso per i congiunti. Probabilmente dunque già oggi verrà fissata la data del funerale di Cristian Iacono, che sarà subito nei prossimi giorni.

Le indagini
Anche senza autopsia, la polizia Locale di Carpi è in grado comunque di svolgere un’indagine accurata sulle ragioni dell’incidente, sulla base dei rilievi che hanno impegnato gli agenti ieri fino alle 14.20, per valutare ogni aspetto della tragica dinamica costata la vita al 45enne. Il primo elemento da valutare ovviamente sono le condizioni dell’autista del bus: in ospedale, oltre alle cure necessarie per superare lo stato di choc causato dall’incidente, gli sono stati fatti anche tutti gli altri esami di prassi per la verifica di un eventuale stato di alterazione. Sembra però improbabile che possa esserci questo all’origine dell’incidente. Più verosimile che si sia trattato di una disattenzione da parte di uno dei due guidatori, ma è prematuro dire da parte di chi: starà agli agenti fare verifiche anche sulla velocità con cui si stavano muovendo i mezzi.
Sono stati gli automobilisti in transito in quel momento a prestare subito i primi soccorsi a Iacono, ma le sue condizioni sono apparse disperate: da subito non ha dato alcun segno di respiro a causa dei gravissimi traumi subiti in più parti del corpo, dalla testa all’addome. Non c’era insomma nessuna possibilità di salvarlo.