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Le migliori pizzerie di Modena secondo il Gambero Rosso: ecco quali sono

Le migliori pizzerie di Modena secondo il Gambero Rosso: ecco quali sono

Nell’edizione 2025 della guida “Pizzerie d’Italia” sono 7 quelle della nostra provincia premiate con “due spicchi”: tre nel capoluogo, una a Carpi, una a Maranello, una a Nonantola e una a Montese

26 settembre 2024
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MODENA. Sono 7, tutte premiate con “due spicchi”, e 3 di queste sono new entry. Stiamo parlando delle migliori pizzerie di Modena secondo il Gambero Rosso, inserite all’interno dell’edizione 2025 della guida “Pizzerie d’Italia”. Il massimo dei voti è “tre spicchi”, con un punteggio che va da 90 in su, e solo 4 pizzerie in Emilia Romagna possono vantarlo. Ma le 7 pizzerie modenesi vanno davvero vicino anche a questo traguardo. Ecco quali sono e, a seguire, la recensione sulla guida del Gambero Rosso.

  • 89 punti La Bufala a Maranello (piazza Amendola 1/2)
  • 87 punti Zerocinquenove a Carpi (via Carducci 34/o)
  • 86 punti La Vecchia Scuola a Montese (via Nandi 8)
  • 82 punti tRe in Pomposa a Modena (via Taglio 105), novità
  • 82 punti Vesuvio a Modena (via Rainusso 126), novità
  • 82 punti La Smorfia a Nonantola (via Roma 52), novità
  • 81 punti La Lanterna a Modena (viale Ciro Menotti 379)

La Bufala a Maranello (74 punti pizza, 8 servizio, 7 ambiente) Tra la famiglia sempre presente e uno staff ben preparato, Gianni Di Lella può dormire sonni tranquilli al termine di una serata durante la quale avrà ben soddisfatto i clienti più esigenti in fatto di pizza napoletana o gourmet. Il pomodoro è scelto tra i migliori che offra il mercato come pure le altre materie prime in gran parte provenienti da piccoli produttori artigianali del territorio, l’impasto da farine selezionate è sottoposto ad una lunga maturazione e se le pizze classiche non deludono per il rispetto che nutre per la sua terra d’origine, valgono sempre l’assaggio le proposte “d’Autore”. Come nel caso della “pizza al Borlengo”, una focaccia tagliata e poi piegata, dopo essere stata laccata con battuta di lardo caldo e poi insaporita con rosmarino al forno e parmigiano stagionato 60 mesi. Il ponte gettato tra Modena e Napoli, tra terra e mare, figura in diversi abbinamenti in un menu costantemente aggiornato, nel quale anche i dolci fanno la loro parte. Invitante la location recentemente ristrutturata e piacevole veranda esterna nella bella stagione.

Zerocinquenove a Carpi (72 punti pizza, 7 servizio, 8 ambiente) Compie cinque anni il progetto dei fratelli Giordano, che ha portato in città una pizza napoletana con solide basi tradizionali ma che non teme di osare, giocando con le materie prime e il territorio. Un locale moderno, ben curato nei dettagli, e una pizza dall’impasto morbidissimo, cornicione compreso, che quasi si scioglie in bocca, guarnita con ingredienti di alta qualità, con ricette non di rado inconsuete. Il menu cambia ogni sei mesi, affiancando alle intramontabili le sperimentazioni del pizzaiolo Gaetano. Ecco quindi la pizza con crema di porcini, stracciatella, prosciutto cotto alla brace e peperone crusco, o la Spicy, con crema di datterino giallo cotta con lardo e aromi, cipolla agrodolce, stracciatella, patata dolce e pancetta piccante in uscita. Sempre presente una proposta vegetariana. Buona la selezione di birre artigianali italiane e tedesche, Gin e bollicine a metodo classico di livello. Servizio rapido.

La Vecchia Scuola (70 punti pizza, 8 servizio, 8 ambiente) Anno dopo anno il concetto di km zero, nella sua accezione più sostenibile, assume una forma completa in questo instancabile luogo di ricerca di montagna. Così per il reperimento di materie prime di qualità, si fa fronte scovando giovani ed emergenti produttori locali. A partire dai latticini da latte crudo e animali al pascolo, pochi salumi e carni da selvaggina,verdure di un orto del posto, che detta i ritmi della carta. Ottimi gli impasti, su cui incide sempre più il tentativo di autoprodurre la gran parte delle farine, con miscugli evolutivi e raccolti di monovarietà selezionate. Tra i nuovi assaggi, la pizza ai 4 formaggi del Corno alle Scale; oppure con salsiccia di Mora Romagnola, melanzane,trito di rosmarino e caprino fresco. Aumentano le vegetariane e vegane, come la Orientale, crema di rapa rossa, asparagi e cicoria, formaggio di mandorla e peperoncino pul biber. Interessante la degustazione a 25 euro. Vasta scelta di birre e di vini.

tRe in Pomposa (68 pizza, 7 servizio, 7 ambiente) Nel cuore di Modena, a pochi passi dalla Aedes Muratoriana, lo chef Luca Marchini apre la sua terza insegna cittadina. Un arredo cangiante e luminoso con una cucina open space dove Alessio Ragazzini lavora a vista, coniugando la tecnica della pizza alla tradizione culinaria modenese. Due gli impasti, uno tradizionale e uno integrale, con farine tipo 1, semi di girasole, semi di zucca e noci, che traggono nutrimento dall lievito madre e maturano per 36 e 48 ore. Pizze soffici e fragranti, dal bordo evidente, che cuociono a 340 gradi con un’idratazione del 70%, condite con ingredienti lavorati nella Bottega da Re, l’altra linea di Marchini, dalle acciughe di Sciacca al tonno siciliano, ai funghi e a tutte le conserve. La carta rivela sorprese interessanti, come la Ringadora, a base di besciamella, Parmigiano, pesto dei tortellini; e la Ninàtt, con mozzarella, spinaci e zampone brasato al Lambrusco. Da non perdere profiterole, cheesecake e crème brûlée, tutti home made.

Vesuvio (68 pizza, 7 servizio, 7 ambiente) Un’insegna a ridosso del centro, inaugurata nel 1986, dove andare per gustare un’ottima pizza napoletana, grazie alla famiglia Pipolo, arrivata a Modena negli anni Settanta, portando con sé la tradizione della pizza. Arredo contemporaneo, dehors estivo, servizio attento, per pizze cotte nel forno a legna, morbide, fragranti, scioglievoli, dal cornicione marcato, grazie a un impasto napoletano rivisitato. Il menu è ampio, suddiviso in Napoli, Gourmet, Bestseller e pizze al metro. Si inizia con crocchè, parmigiana di melanzane e montanarine. Tra le pizze, notevole la Diego, con pomodorini gialli, fiordilatte, burrata, menta essiccata, polvere di liquirizia. Si conclude con babà al rum, mascarpone e cannolo siciliano. Piccola carta di vini e birre artigianali partenopee.

La Smorfia (68 punti pizza, 7 servizio, 7 ambiente) A Nonantola si viene per l’antica Abbazia e il monastero benedettino, ma anche per gustare una delle migliori pizze della provincia di Modena, realizzata con una ricetta di famiglia che risale ai primi anni Settanta. Un impasto conservato gelosamente da Rosa Gatti, svelato solo da pochi anni alla figlia Giulia Gasparini, al timone della Smorfia, insieme al marito Daniele, a mamma Rosa, a papà Claudio. Un disco di pasta che ha pochi eguali per chi ama la classica napoletana, scioglievole, tumido, ben idratato, con grani e ingredienti scelti, declinato in un menu ampio che predilige la stagionalità. Spiccano la Manzo Tonnato e la Crudo e fichi. Altrettanto interessante la pizza al tegamino (al trancio o intera), da non perdere la Armatore, con burratina, alici di Cetara, zest di limone candito; ma ci sono anche le pizze fritte e quelle croccanti. Servizio accurato, drink list e una notevolissima carta dei vini, mentre a pochi metri, c’è la Smorfia Asporto.

La Lanterna (67 punti pizza, 7 servizio, 7 ambiente) Dopo quasi quarant’anni di onorato servizio, Roberta continua, con passione, a condurre questa piacevole realtà. Prosegue, indefessa, la ricerca di fornitori, girando tantissimo la zona, e ingredienti freschi dai vari mercati a cui si rivolge, per dar vita gustose pizze fuori carta, appositamente indicate accanto al menu classico. L’impasto è piacevole, morbido nel centro e croccante esternamente, anch’esso in evoluzione per il continuo ruotare fra varie farine di grani antichi da tutta Italia. Molto interessante quello senza sale, dove la sapidità del tutto viene conferita da condimenti appositamente calibrati. Classici della casa la Tarantina, con cipolla, olive, capperi e pecorino grattugiato all’uscita; o la Zingara, con peperoni al forno, olive, acciughe, capperi e origano. Dolci fatti in casa. Visti i pochi posti è richiesta la prenotazione.