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Maltempo in Romagna: due dispersi a Bagnacavallo, mille persone sfollate

Maltempo in Romagna: due dispersi a Bagnacavallo, mille persone sfollate

Pioggia in calo, ma resta l’allerta rossa. La presidente della Regione Irene Priolo: «Situazione impegnativa ma non paragonabile a quella del 2023, quando siamo arrivati fino a 45mila evacuati. Dal centrodestra becero sciacallaggio»

19 settembre 2024
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DUE DISPERSI A BAGNACAVALLO

«Il capo della Protezione Civile Ciciliano mi dà notizia che risultano due dispersi a Bagnacavallo per il crollo di un tetto su cui si erano rifugiati. A Bagnacavallo era stato dato l'ordine di evacuazione». Lo comunica il vice ministro delle infrastrutture e trasporti, Galeazzo Bignami, in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

LA NUOVA ALLERTA METEO

Per la giornata di venerdì 20 settembre sono previste precipitazioni deboli sull'Appennino orientale.

In considerazione delle elevate precipitazioni cumulate e di quelle previste sulle aree montane centro-orientali si manterranno livelli idrometrici sostenuti nei tratti montani dei corsi d'acqua e diffuse condizioni di criticità idrogeologica.

Si prevede un lento esaurimento delle piene in atto nei tratti vallivi dei corsi d'acqua del settore centro-orientale. 

Le criticità idrauliche e idrogeologiche arancioni e rosse sul Bolognese e sulla Romagna sono dovute alle gravi problematiche già presenti sul territorio.

IL MINISTRO MUSUMECI: DISPONIBILI A CONSIDERARE LO STATO DI EMERGENZA

«Stamattina ho chiamato il presidente della Regione facente funzioni in Emilia Romagna, l’assessore Priolo, a cui ho espresso vicinanza personale e del governo e ho ribadito la disponibilità a prendere in considerazione l'esame di dichiarazione di stato d’emergenza qualora la Regione pensasse di formalizzarla». Lo ha detto il ministro della Protezione civile Nello Musumeci, in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

LA PRESIDENTE PRIOLO: MILLE PERSONE SFOLLATE, SITUAZIONE MENO DRAMMATICA DEL 2023

Le piogge in Emilia-Romagna sono «in diminuzione, ma non in estinzione: sta piovendo da più di 48 ore e siamo di fronte a un evento che sta impegnando i nostri territori in maniera molto importante e significativa».

Al momento sono circa mille i cittadini sfollati, «qualcuno si sta aggiungendo per gli interventi che si stanno facendo in emergenza» che però «non sono significativi dal punto di vista dell'impatto della popolazione: non abbiamo i numeri dello scorso anno quando siamo arrivati fino a 45mila evacuati».

È la fotografia dell’evoluzione del maltempo in Emilia-Romagna illustrata dalla presidente Irene Priolo durante una conferenza stampa. Dopo l’alluvione dello scorso anno, «la messa in sicurezza del territorio e della popolazione ha funzionato». «Abbiamo fatto delle evacuazioni preventive, i cittadini sono andati ai piani alti e hanno messo in campo tutti i comportamenti corretti», ha ricordato la presidente.

Rispetto all'evento del 2023 «sono meno i fiumi che sono stati interessati da eventi: l'anno scorso avevamo avuto 23 fiumi esondati, in questo caso stiamo gestendo fenomeni su bacini ridotti». La situazione che preoccupava di più era quella di Faenza, dove «il Lamone non ha creato problemi: l'abitato non è stato allagato».

LA PRESIDENTE PRIOLO: DALLA DESTRA SCIACALLAGGIO

«Ci eravamo illusi per un attimo che, almeno stavolta, la destra non facesse becero sciacallaggio. Non è passata la notte che hanno invece già replicato il film dell'anno scorso, diffondendo fake news e moltiplicando attacchi a uso e consumo elettorale. Il paradosso è che, dopo aver voluto, contro tutto e tutti, tenere la gestione della ricostruzione post alluvione a Roma, scaricano poi tutte le responsabilità sul territorio. È indecente sia dal punto di vista istituzionale che dal punto di vista morale».

Lo ha dichiarato Irene Priolo, presidente facente funzioni della Regione Emilia-Romagna, commentando quanto sta accadendo in queste ore. «Nel merito: i fondi stanziati dal commissario sono stati tutti impegnati e quelli ancora da liquidare sono relativi a cantieri in corso o completati, per i quali si stanno realizzando i collaudi. Complessivamente, subito dopo l'emergenza i lavori di ripristino del territorio hanno visto 402 interventi immediati: 130 già completati, 158 quelli in corso e 114 in progettazione. Il tutto per un investimento totale di circa 343 milioni di euro, tra somme urgenze, urgenze e programmazione di fondi regionali - ha aggiunto la presidente facente funzioni -. Gli interventi urgenti sui fiumi, in particolare, sono tutti realizzati o in corso: sono 152 per oltre 137 milioni. Inoltre, si contano altri 298 interventi (di cui 148 già conclusi) di difesa idraulica per 267,5 milioni e per quanto riguarda i collegamenti viari, gli interventi sono in tutto 3.369, per oltre 790 milioni. Ricordo infine che tutti gli interventi programmati sin qui dal Commissario e realizzati da Regione, Enti locali e consorzi avevano l'obiettivo di ripristinare le infrastrutture esistenti: argini, canali, strade, ecc. Ma per reggere eventi di questa portata, come ci hanno indicato tutti gli esperti incaricati, occorrono interventi strutturali di più ampio respiro. Sono quelli individuati dal piano della ricostruzione che abbiamo concordato col Commissario e che attendiamo con impazienza che sia approvato. Per realizzarlo serviranno molti miliardi di euro e ci aspettiamo che stavolta il Governo non rispedisca al mittente queste richieste sacrosante, avendole peraltro quantificate anche alla Commissione europea. In questi giorni si sta approntando la legge di bilancio e ci aspetto che il Governo sia conseguente e gli stessi che oggi attaccano siano poi coerenti nel loro voto in Parlamento».

CROCE ROSSA: OLTRE 80 VOLONTARI IN EMILIA ROMAGNA

A seguito delle precipitazioni in Emilia Romagna e delle conseguenze del maltempo che hanno causato numerosi disagi nella regione, la Croce Rossa Italiana è attiva nelle operazioni a supporto della popolazione, all'interno del Sistema di Protezione Civile. Al momento sono oltre 80 i volontari impegnati per far fronte a questa emergenza, insieme a numerosi mezzi, tra cui ambulanze, veicoli 4x4 e gommoni. Sul posto anche le squadre degli Operatori Polivalenti di Salvataggio in Acqua (OPSA) della Cri.

«La Croce Rossa Italiana, anche attraverso il lavoro dei Comitati sul territorio, è attiva da ieri sera nelle aree colpite da allagamenti, smottamenti e frane, favorendo le evacuazioni e contribuendo all'allestimento di strutture di accoglienza, nonché a tutte le attività di aiuto necessarie alla popolazione. Le Volontarie e i Volontari della CRI hanno fin da subito prestato aiuto ad una comunità ancora una volta messa in difficoltà dalle conseguenze del maltempo L'allerta resta alta. Insieme alle Autorità competenti, continueremo a monitorare la situazione, pronti ad incrementare la nostra presenza in queste zone, qualora ve ne fosse la necessità», ha dichiarato il Presidente della Croce Rossa Italiana, Rosario Valastro.

Per sopperire alle difficoltà di questa e altre emergenze sul territorio nazionale, la Croce Rossa Italiana ha aperto la raccolta fondi al link https://dona.cri.it/emergenzenazionali/

IL MONITORAGGIO ARPAE DELLE 10.17

Nelle prossime ore sono previste ancora precipitazioni deboli e diffuse sul settore centro-orientale, localmente anche a carattere di rovescio. I livelli idrometrici nelle sezioni vallive dei corsi d'acqua maggiormente interessati dalle piene, Idice, Sillaro, Senio, Lamone, Montone sono in progressiva diminuzione. Nelle sezioni di monte si mantiene un deflusso mediamente costante che rallenta l'esaurimento delle piene a valle. Nei restanti bacini romagnoli e emiliani, di Secchia e Panaro e Reno, permangono livelli prossimi o superiori alle soglie 2 nei tratti vallivi.

SQUADRE ANAS IMPEGNATE A BOLOGNA, FORLI’ CESENA E RAVENNA

  • Chiusa preventivamente in entrambe le direzioni la statale 16 “Adriatica” a seguito della piena del fiume Lamone
  • Chiusa la SS 65 bis a Pianoro (Bo) per cedimento piano viabile per erosione sponde del fiume Savena
  • Restringimenti sulle strade statali 67 “Tosco Romagnola” e 65 “della Futa” a causa di movimenti franosi

Dalla serata di ieri e per tutta la notte, squadre Anas e ditte di pronto intervento sono impegnate per ridurre i disagi agli utenti e gestire la circolazione nei casi di criticità.

Al momento, a causa del cedimento del piano viabile per erosione delle sponde del fiume Savena, si segnala la chiusura della statale 65Bis in entrambe le direzioni tra il km 0,000 e il km 3,500 circa, nel comune di Pianoro, in provincia di Bologna. Il traffico è deviato su Via Nazionale (ex SS65), consentito il transito tra il km 1,000 circa e il km 3,500 ai soli residenti.

Per la piena del fiume Lamone, chiusura preventiva in entrambe le direzioni tra il km 137,500 e il km 140,900, la statale 16 “Adriatica” a Ravenna. Il traffico è deviato sulla viabilità locale: in direzione Ravenna sulla SP24 al km 137,500 circa, e in direzione Ferrara sulla via Zuccherificio al km 140,900.

Statale 67 “Tosco-Romagnola” Su tratti saltuari della statale 67 “Tosco-Romagnola”, si segnala il restringimento di una corsia in direzione confine con la Toscana, nelle località Portico e San Benedetto e Rocca San Casciano, nella provincia di Forlì-Cesena. Sul posto è stato istituito un senso unico alternato a vista con presidio. Al km 151,740 il traffico è tornato regolare dopo che una frana aveva reso necessaria la chiusura in località Portico e San Benedetto. I tecnici e il personale di esercizio Anas stanno percorrendo l’arteria per il rilievo di eventuali ulteriori riversamenti di acqua, fango e materiale sulla carreggiata. In considerazione dello stato dei collegamenti sulla viabilità provinciale e locale la statale rimane fruibile, ma in funzione dell’evoluzione degli eventi potrebbe essere necessario disporre interruzioni o chiusure temporanee.

Statale 65 “Della Futa” In alcuni tratti della statale 65 “della Futa” a causa di allagamenti e frane è stato necessario chiudere la corsia in direzione con la Toscana nelle località Loiano e Monghidoro, in provincia di Bologna. Sul posto è stato istituito un senso unico alternato regolato da semafori. Al km 84,200, in località Pianoro, in provincia di Bologna, per il cedimento di un muro, si è reso necessario un restringimento della carreggiata. Sul tratto della statale sono intervenuti il personale Anas e il Pronto Intervento per la rimozione del materiale e la posa della segnaletica.

Statale 9 “Via Emilia” e Statale 3 bis Sulla statale 9 “Via Emilia” al km 67,800 circa, corsia chiusa in direzione Bologna, nel comune di Faenza, in provincia di Ravenna. Sulla statale 3bis, a causa dello smottamento del corpo stradale tra il km 226,500 e il km 226,700, corsia di marcia chiusa in direzione Ravenna, nel comune di Cesena (FC).

IL METEOROLOGO: IN POCHE ORE CADUTA LA PIOGGIA DI UN INTERO AUTUNNO

«Autunno in anticipo e maltempo estremo su mezza Italia. Continua una fase critica con il ciclone Boris sceso dalla martoriata Europa Centrale», «prestiamo la massima attenzione specie in Emilia Romagna e Marche, ma anche su gran parte della fascia adriatica centro-meridionale e sul Basso Tirreno».

Così Andrea Garbinato, responsabile del sito IlMeteo.it, conferma che anche nelle prossime 24-36 ore le piogge batteranno in modo violento su alcune aree del nostro Paese, con temporali a macchia di leopardo, comunque non esclusi quasi ovunque da Nord a Sud.

Oggi, «ultimo giovedì dell'estate - spiega l'esperto -, vedrà ancora il maltempo accanirsi purtroppo su Emilia Romagna (alcune zone in allerta rossa) e Marche con oltre 80-90 mm di pioggia che, cumulati con i giorni precedenti, causeranno un totale pluviometrico eccezionale: localmente potremo superare i 300 mm in 3 giorni, la pioggia dell'intero autunno, ancora da iniziare. In particolare, non si possono escludere ancora dei nubifragi in Emilia, su tutta la fascia adriatica, dalla Romagna alla Puglia, e localmente anche su Campania e Sicilia orientale.

Un quadro decisamente migliore interesserà solo il settore a nord del Po. Le temperature resteranno autunnali con massime sotto i 22-24°C, con picchi oltre i 30 solo in Sicilia.

Venerdì ci saranno, finalmente, le ultime piogge di questa fase critica: sono attesi isolati fenomeni su Marche, Emilia Romagna e al Sud, anche se non sono esclusi dei temporali anche intensi; dal pomeriggio la pressione dovrebbe aumentare ed il tempo migliorare. Il weekend che ci traghetterà dall'estate all'autunno (domenica 22 settembre abbiamo l'Equinozio) vedrà tanto sole e un rialzo delle temperature: in pratica la fine dell'estate coinciderà con una fase meteo totalmente autunnale, l'inizio dell'Autunno con un clima quasi estivo.

L'illusione del weekend soleggiato e più caldo durerà comunque poco anche se assaporeremo massime elevate: anche al Centro sono previsti 27°C a Roma, oltre i 30°C al Sud specie in Sicilia. Al Nord le temperature saliranno fino a 26 gradi ricordandoci che siamo ancora a settembre».

LA PRESIDENTE PRIOLO: «SITUAZIONE DI NUOVO DRAMMATICA

Una "situazione drammatica" quella che sta vivendo l'Emilia-Romagna in queste ore. Irene Priolo fa il punto su quanto successo questa notte in regione a causa dell'ondata di maltempo che si è abbattuta sulla regione, causando straripamenti dei fiumi e frane. Le situazioni più delicate riguardano alcuni corsi d'acqua usciti dagli argini, a Cotignola sul Senio, a Bagnacavallo sul Lamone e sul bacino dell'Idice nel bolognese. Inoltre "abbiamo situazioni critiche in Appennino", dice la presidente pro tempore della Regione, stamane al Tg1. "Abbiamo una situazione molto importante a Modigliana- ricorda Priolo durante il collegamento in diretta- che ha comportato poi la tracimazione del Marzeno a Faenza, dove la situazione è in via di risoluzione". Però "è previsto ancora il passaggio di picchi di piena, pertanto stiamo monitorando la situazione". Per quanto riguarda gli sfollati, Priolo conferma che sono un migliaio. Rispetto all'alluvione del maggio 2023 "riusciamo in questo momento a gestire al massimo i soccorsi, anche se ricordo che l'anno scorso abbiamo avuto 45.000 sfollati. Non è bello fare paragoni perché la situazione è drammatica, i nostri cittadini stanno vivendo nuovamente una situazione di difficolta'. Ma abbiamo piu' di 500 volontari attivati, tutti i presidi dei vigili del fuoco operativi, quindi stiamo facendo passare con questa allerta la situazione".

LUGO IN GINOCCHIO: ROTTO L’ARGINE DEL SENIO

Tra i comuni messi in ginocchio, quello di Lugo (Ravenna) dove si è verificata l'esondazione del Senio che ha caricato il Canale Emiliano Romagnolo che potrebbe trasportare acqua anche nelle aree di Villa San Martino e Saponara.

Lo ha comunicato sul suo profilo Facebook il comune di Lugo invitando in via precauzionale la popolazione in quelle zone "a salire ai piani alti con acqua, cibo, medicinali, beni di prima necessità, cellulare e caricabatterie".

«Abbiamo attenzionato i fiumi per tutta la notte – ha detto la sindaca di Lugo Elena Zannoni in Non Stop News su RTL 102.5 –. Ho emesso ordinanze chiedendo ai cittadini di portarsi ai piani alti o di recarsi dai parenti. Abbiamo evacuato chi abita nei pressi dei fiumi. La situazione è paragonabile a quella dell'alluvione in Emilia Romagna del 2023. Ieri sera in un’ora sono scesi 100 millimetri di acqua e nelle prossime ore continuerà a piovere», ha concluso il sindaco.

MODIGLIANA: PEGGIO CHE NEL 2023

«E' una situazione molto complicata e molto grave, è una piena straordinaria superiore all'ondata di maggio 2023 che ha comportato l'allagamento di diverse zone del paese e danneggiato un'area industriale. Ora stiamo verificando i danni subiti dalla rete delle infrastrutture come fognature e rete idrica per cui si sono già attivate le squadre di pronto intervento». Lo ha detto Jader Dardi, il sindaco di Modigliana, comune della provincia di Forlì-Cesena in Emilia-Romagna, colpita nelle scorse ore da una violenta alluvione, intervistato da Sky Tg24.

«Temo ulteriori disagi per i cittadini, la potenza dell'acqua ha divelto la rete che avevamo ricostruito dopo gli eventi del 2023». Anche sul fronte della viabilità la situazione è “grave” a causa delle frane. Una ventina le persone allontanate per cautela dalle proprie abitazioni.

ESONDATI FIUMI NEL RAVENNATE: 500 INTERVENTI DI SOCCORSO

Il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco è al lavoro da ieri in Emilia Romagna per far fronte ai danni causati dall'intensa ondata di maltempo che sta colpendo la regione: nelle ultime 24 ore sono stati effettuati oltre 500 interventi di soccorso.

La situazione più critica è nel territorio della provincia di Ravenna, dove sono in azione anche due elicotteri Drago per l'evacuazione di persone bloccate in casa dall'innalzamento del livello dell'acqua causato dall'esondazione del torrente Senio a Cotignola e del Lamone a Bagnacavallo in località Traversara.

A Casola Valsenio interventi in atto per diverse frane che hanno ostruito strade di collegamento.

Nella provincia di Forlì Cesena i soccorritori acquatici del Corpo nazionale hanno operato in via Zignola, a Forlì, per evacuare 14 persone, di cui 7 disabili in una residenza sanitaria, ed un centinaio di animali minacciati dall'acqua. Sempre a Forlì, nel quartiere di San Benedetto, in via Pelacano e in via Isonzo le squadre stanno operando per assistenza a persone in difficoltà per allagamenti e per il soccorso ad automobilisti in panne.

IL SINDACO DI FAENZA: «QUESTA NOTTE MOMENTI DIFFICILISSIMI»

«Questa notte abbiamo attraversato momenti difficilissimi. La piena del Marzeno e del Lamone hanno attraversato la città e il grande timore era che nell'incontro con la città, ancora una volta, il Lamone potesse esondare e invadere un terzo della città. Una grande tensione, l'esondazione non c'è stata ma la sofferenza è tantissima».

Lo ha dichiarato Massimo Isola, sindaco di Faenza (Ravenna), intervenendo ad Agorà, su Raitre, parlando di quanto accaduto nelle ultime ore in Romagna a seguito dell'ondata di maltempo che ha colpito il territorio.

«Il fiume Marzeno è esondato sulla destra, invadendo il quartiere di via Cimati, creando disagi molto importanti – ha detto ancora Isola –. Questi sono stati i due macro-temi della notte drammatica, ma non abbiamo perso tempo. Siamo stati al lavoro h24».

LA TOSCANA INVIA MEZZI DELLA PROTEZIONE CIVILE 

La Regione Toscana ha inviato nella notte la colonna mobile della protezione civile per portare assistenza alle zone dell'Emilia Romagna colpite dalla fortissima perturbazione delle ultime ore. In una comunicazione sui social il governatore, Eugenio Giani, annuncia: «Personale, mezzi, volontari, squadre di soccorso acquatico e pompe sono stati inviati per sostenere con tutto il cuore i nostri vicini dell'Emilia Romagna duramente colpiti. Siamo al loro fianco, pronti a dare il nostro supporto in questo momento difficile". Quanto all'aggiornamento dell'allerta meteo in Toscana, dove vige fino alle 18 di oggi il codice arancione sui versanti orientali della regione, Giani precisa che non ci sono criticità da registrare dal punto di vista sanitario, tuttavia le piogge della notte hanno causato "alcuni smottamenti e strade chiuse, ma senza gravi criticità» fra Marradi, Firenzuola, Palazzuolo sul Senio nella Romagna toscana. I fiumi, invece, sono sotto i livelli di guardia, situazione che dovrebbe restare tale considerato che nelle prossime ore le precipitazioni sono attese di scarsa entità.