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Il caso

Lav contro l’Avis: «Ha portato a scuola un cuore di bovino, sconcertante»

Lav contro l’Avis: «Ha portato a scuola un cuore di bovino, sconcertante»

L’episodio è avvenuto nei mesi scorsi alle medie Leopardi di Castelnuovo. La replica dell’associazione: «Richiesto dalla scuola»

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CASTELNUOVO. Un vero cuore di bovino per parlare ai ragazzi delle medie dell’importanza di donare sangue. Lo ha portato in aula, all’istituto G. Leopardi di Castelnuovo, un medico dell’Avis scatenando la reazione di Lav che sostiene di avere raccolto le segnalazioni di alcuni genitori. Dal canto suo, però, l’Avis spiega che si trattava di un’iniziativa della scuola ma che, in caso di richiesta, ovviamente è pronta a cambiare modalità delle lezioni. Andiamo con ordine e riavvolgiamo il nastro della vicenda che risale a prima dell’estate. Solo nelle scorse ore Lav è intervenuta pubblicamente, forse in concomitanza con l’avvio delle scuole.

«L’istituto G. Leopardi – così Lav in una nota – collabora da tempo con Avis per insegnare ai ragazzi l'importanza della donazione di sangue. Nonostante Lav appoggi pienamente l’importanza sociale nell’educare alla donazione (sia di sangue che di organi o tessuti) rileviamo che, in più occasioni, il medico incaricato della lezione ha portato in diverse classi un vero cuore di bovino, avvolto in carta da macelleria. Questa modalità ha sconcertato i ragazzi, i quali sono stati anche invitati dal medico a toccare il macabro oggetto con le mani». L’associazione continua: «Abbiamo raccolto la segnalazione dei genitori –. Le lezioni di Avis dovrebbero insegnare ai ragazzi i valori dell'altruismo e dell'empatia, mentre l'esibizione di una parte di animale macellato, come si trattasse di un semplice oggetto, va in direzione contraria. È inoltre stupefacente che un operatore Avis ignori le più basilari norme di igiene e biosicurezza».

Lav Modena sostiene di avere sollecitato la scuola: «Non è ancora arrivata una parola di commento sull'accaduto. Preme sottolineare che molteplici riferimenti alla cura e alla tutela degli animali sono contenuti nelle “Linee guida per l'insegnamento dell'educazione civica” pubblicate dal Ministero dell'Istruzione e del Merito in data 7 settembre 2024, con particolare riferimento agli obiettivi di apprendimento».

Ecco dunque che l’associazione interpella nuovamente l’istituto: «Continuiamo a chiedere alla dirigenza di rispondere alla nostra lettera per esprimere la posizione della scuola su questa incresciosa vicenda e confidiamo che d'ora in avanti si utilizzino metodi didattici moderni e rispettosi della vita degli animali e della sensibilità dei ragazzi e delle loro famiglie».

La replica di Avis

«Si tratta di un episodio avvenuto nei mesi scorsi – afferma il presidente di Avis provinciale di Modena Cristiano Terenziani – per cui ci avevano già interpellato e avevamo risposto che si trattava di iniziativa della scuola: è la scuola che chiede questo tipo di attività che è piaciuta gli scorsi anni. Ci mettiamo sempre d’accordo con gli insegnanti, i presidi, i referenti dell’istituto comprensivo per coordinarci con la didattica». Terenziani specifica: «Non abbiamo macellato un animale apposta per avere quel cuore. Inoltre, le lezioni che proponiamo di solito coincidono con il periodo in cui gli studenti seguono biologia e scienze e studiano la circolazione sanguigna. Quindi si parte da lì per parlare di gruppi sanguigni e ampliare il discorso. È un’attività che avevamo già fatto in quella specifica scuola, su richiesta dell’istituto: poi è vero che le sensibilità cambiano nel tempo e se richiesto siamo disponibili a cambiare modalità».