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L’annuncio

“Dedicata a te”, in arrivo la carta da 500 euro per famiglie: ecco chi la riceverà

“Dedicata a te”, in arrivo la carta da 500 euro per famiglie: ecco chi la riceverà

La lista dei beneficiari disponibile sui siti dei Comuni fino al 16 dicembre sotto forma di codici identificativi, è previsto l’accredito automatico della somma

17 settembre 2024
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Sono in arrivo 1.330.000 carte prepagate elettroniche “Dedicata a te”. Il valore: 500 euro ciascuna. Si tratta della misura di sostegno ai nuclei familiari in stato di povertà resa disponibile da settembre per i beneficiari individuati dall’Inps.

Il messaggio dell’Inps

A illustrare le modalità di accesso a questo strumento è il messaggio 2977/2024 dell’Inps, nel quale viene anche comunicata la pubblicazione dell’elenco dei soggetti a cui è stato destinato. La lista definitiva sarà disponibile sui siti di ciascun Comune fino al 16 dicembre prossimo sotto forma di una lista di codici identificativi che dovrebbero essere già stati notificati, o essere prossimi all’invio, ai beneficiari da parte degli stessi Comuni. Sui siti web delle amministrazioni locali, i codici identificativi saranno accoppiati ad altri dati, la cui natura varia da Comune a Comune, in grado di permettere ai beneficiari di riconoscersi, senza però esporne i nominativi (quindi, ad esempio, attraverso il codice di protocollo Isee).

Come funziona la carta

È dunque utile ricapitolare il funzionamento della “Carta dedicata a te”, anche visto che, per ottenerla, non è necessario inoltrare alcuna domanda. Questa forma di sostegno spetta infatti d’ufficio ai nuclei familiari che, alla data di pubblicazione del decreto interministeriale 4 giugno 2024, cioè il 24 giugno 2024, presentavano un Isee (in corso di validità) di valore inferiore a 15.000 euro. È però necessario che, in tale data, tutti i componenti del nucleo familiare risultassero iscritti all’anagrafe, e che nessuno di loro percepisse altri strumenti di sostegno al reddito quali assegno di inclusione, carta acquisti, altri sussidi economici per l’inclusione sociale o il sostegno alla povertà, Naspi, Dis-Coll, indennità di mobilità, fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito, cassa integrazione o qualsiasi altra forma di integrazione salariale o sostegno al reddito in caso di disoccupazione involontaria.

A quali famiglie spetta

Tra le famiglie che rientrano in questi requisiti, la priorità viene data in base alla presenza di giovanissimi, e solo successivamente in base agli Isee più bassi. In cima alla lista ci saranno quindi i nuclei familiari con almeno tre componenti di cui uno nato entro il 31 dicembre 2010. Seguono i nuclei familiari con almeno tre componenti di cui almeno un bambino nato entro il 31 dicembre 2006, e solo dopo gli altri nuclei familiari con almeno tre componenti. Per coloro che hanno già beneficiato della misura, se nuovamente presenti negli elenchi degli assegnatari della carta, non saranno necessari ulteriori adempimenti. I 500 euro verranno infatti automaticamente accreditati sulla carta ricevuta in precedenza. Ai nuovi beneficiari, invece, oltre al codice identificativo, saranno consegnate le istruzioni per andarla a ritirare negli uffici postali. Questa operazione potrà essere svolta sia dall’intestatario della carta che da un suo delegato, ma in ogni caso sarà necessario avere con sé il codice identificativo legato alla propria carta.

Cosa fare in caso di smarrimento, furto o malfunzionamento

L’Inps ricorda inoltre che, in caso di smarrimento, furto, distruzione o malfunzionamento della carta, è possibile richiederne un duplicato negli uffici postali presentando il proprio documento e la denuncia di furto/smarrimento, o la stessa carta nel caso in cui non sia più funzionante. La somma ricevuta potrà quindi essere utilizzata per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità (esclusa qualsiasi tipologia di alcolico), di carburanti e di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico. Il primo pagamento con la carta dovrà essere effettuato entro il 16 dicembre 2024 per non decadere dal beneficio. I 500 euro dovranno inoltre essere interamente spesi entro il 28 febbraio 2025, altrimenti l’importo rimanente andrà perso.