Peste suina africana, è allarme: «Anche Modena ora trema»
Coldiretti: «Occorre sbloccare gli indennizzi agli allevamenti». Il 18 ottobre in città il commissario straordinario Giovanni Filippini
MODENA. La suinicoltura a Modena significa 260 allevamenti e 235.000 capi, per una densità di 87 animali per chilometro quadrato. Ogni tre residenti c’è un maiale. Numeri importanti, per una realtà non lontana dalle zone interessate dall’epidemia di peste suina africana che sta mettendo a rischio un intero settore e la sopravvivenza di alcune delle Dop più importanti del nostro paese. C’è chi ha dovuto, nelle aree dove l’epidemia è già arrivata come Novara, portare alla morte 12mila suini dalla sera alla mattina. Un flagello che nelle ultime settimane è esploso in oltre venti allevamenti tra Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna, determinando per ora l'abbattimento di oltre 50mila suini.
L'allarme del presidente di Coldiretti Modena
«In primis dobbiamo limitare la popolazione dei cinghiali – spiega Marco Zanni, direttore di Coldiretti Modena – e abbiamo fatto presente questa nostra preoccupazione al Tavolo provinciale. È necessario che gli stessi agricoltori possano intervenire anche al di fuori delle loro proprietà a questo fine. Poi bisogna sbloccare gli indennizzi agli allevamenti per la mancata produzione a causa della Psa. Certezza degli indennizzi che non devono riguardare solo quelle aziende che hanno subito gli abbattimenti, ma dobbiamo tenere in considerazione il tema del fermo aziendale, che riguarderà gli allevamenti che non potranno nemmeno commercializzare gli animali dovendoli alimentare inoltre per più lunghi periodi». In Italia questa filiera ha un valore tra produzione e indotto di circa 20 miliardi di euro, centomila posti di lavoro e 10 milioni di animali allevati.
«Tutte le strategie devono essere messe in campo per sconfiggere la Psa, combattendo da subito, lo ripeto, il proliferare dei cinghiali che possono trasportare il virus. Ma ormai da mille giorni – conclude Zanni – stiamo parlando di questo argomento e ancora ci sembra sia stato fatto poco».
La Giornata della suinicoltura a Modena
La Giornata della suinicoltura, organizzata da Expo Consulting srl e in programma a Modena il 16 ottobre prossimo, con la partecipazione del commissario straordinario all’emergenza della peste suina africana Giovanni Filippini, si concentrerà proprio su questo tema. Ricordiamo che Filippini il 29 agosto scorso ha firmato un’ordinanza in vigore al momento fino al 30 settembre, che prevede nelle zone di restrizione l'ulteriore inasprimento delle misure che limitano la circolazione dei suini da un allevamento a un altro, introduce il divieto di partecipare a fiere e a mostre dove è prevista la presenza di suini e la movimentazione di mezzi e persone che involontariamente, tramite contatto, potrebbero diffondere il virus.
Le parole del commissario straordinario
«La Commissione europea è molto preoccupata, anche perché altri stati come la Germania, per non parlare dei paesi dell’Europa dell'Est dove la situazione è ormai fuori controllo, stanno combattendo la nostra stessa battaglia; allo stesso tempo – ha spiegato il commissario straordinario – sono convinto che Bruxelles approverà questa strategia di contenimento del virus, dopodiché si potrà iniziare un nuovo percorso. Il patogeno ha una carica virale altissima e un’alta resistenza: solo con l'adozione di misure rigidissime possiamo sperare di vincere un'emergenza che è la più devastante vissuta dal settore suinicolo finora».