Modena, aggressioni e vandalismi in zona Pomposa: «Fermate quell’uomo»
Il 60enne (già colpito da Daspo) semina il panico: l’ultimo episodio in un locale di via Taglio
MODENA. Il titolare di un locale di via Taglio a Modena, zona Pomposa, è stato aggredito nella serata di lunedì 2 settembre intorno alle 22 da una persona di origine nordafricana di circa 60 anni.
Il vandalismo, poi l’aggressione
L’aggressione è avvenuta poiché l’uomo aveva imbrattato con un pennarello nero la vetrina del locale. Allontanato dal titolare, si è ripresentato poco prima delle 23 riprendendo a scrivere frasi incomprensibili sulle vetrine.
Il confronto stavolta è stato più acceso, e il titolare è stato coinvolto in un alterco in cui il sessantenne ha preso per la maglietta l’esercente strattonandolo (non risultano ferite).
Dal Comune fanno sapere che «la Polizia locale è accorsa e siccome il marocchino non aveva con sé il permesso di soggiorno è stato accompagnato al Comando. A seguito dei controlli, il cittadino nordafricano (con precedenti) è risultato residente a Sassuolo con documenti in regola. Aveva però già ricevuto un Daspo pochi giorni fa (lo scorso 28 agosto) per la zona di via Canalino, anche in quel caso per imbrattamenti e comportamenti deliranti e aggressivi. In caso di denunce per l’episodio di lunedì sera è possibile che analogo provvedimento venga preso nei confronti dell'uomo anche per l’area Taglio/Pomposa».
La reazione degli commercianti
Riguardo alla presenza di questa persona che ormai da più di un mese si aggira nel centro della città, sia di giorno che di notte, i commercianti sono però insorti. «Capiamo il disagio di una persona che ha certamente problemi di salute mentale – tuonano gli esercenti – ma nonostante le ripetute segnalazioni alle forze dell’ordine e gli incresciosi episodi di imbrattamento e aggressioni, questa persona continua ad aggirarsi per le vie del centro indisturbata, distribuendo anche biglietti deliranti e minacciosi alle attività commerciali, sia che siano aperte che chiuse. Poiché probabilmente è senza fissa dimora si trascina per le vie del centro da una panchina all’altra, urlando frasi senza senso tanto che se qualcuno gli si avvicina per chiedergli se ha bisogno di aiuto o comunque per allontanarlo dalla propria attività commerciale (mette in fuga clienti e turisti), l’uomo diventa molto aggressivo e alza le mani».
Gli esercenti si chiedono se il Daspo per alcune aree cittadine sia la misura corretta in questa situazione, «quella persona dimostra di avere seri problemi di salute mentale – criticano i commercianti – e il fatto che venga lasciata girare per la città comporta non solo una forma di disagio e pericolo per i cittadini, ma nello stesso tempo è pericoloso anche per se stesso. Questa persona ha evidentemente bisogno di essere curato».
«L’altra mattina le commesse che lavorano nella mia camiceria di via Castellaro si sono spaventate per la sua presenza – racconta il commerciante Giorgio Righi – urlava frasi deliranti davanti al negozio e compiva azioni senza senso. Le ragazze gli hanno detto di andarsene e lui ha iniziato ad essere molto aggressivo verbalmente». Gli esercenti si aspettano che si agisca in modo definitivo per risolvere il disagio.