Maltempo, due ore di pioggia a Pavullo e via Marchiani torna sott’acqua
L'area si era già allagata a giugno dopo un nubifragio. I commercianti: «Siamo esasperati»
PAVULLO. Qualcuno è dovuto rientrare in anticipo dalle ferie, preparando gli stivali e gli attrezzi per spalare il fango. Qualcun altro fa notare che stavolta è andata anche meglio di altre, ma il fatto è che ormai “la prossima volta” può capitare anche solo un mese dopo. Succede a Pavullo, e in particolare nella zona di via Marchiani, che ieri pomeriggio, con la forte pioggia che ha colpito il paese, è tornata ad allagarsi, ricordando per l’ennesima volta che il problema del deflusso insufficiente dell’acqua piovana e del canale tombato Rio Cogorno è molto serio.
La pioggia è arrivata nel primo pomeriggio, piuttosto intensa, e a farne le spese è stata ancora una volta la zona di via Marchiani, come dimostra un video diffuso sulla pagina Facebook “Cosa succede a Pavullo”.
Senza dubbio le cose sono andate meglio che a fine giugno, quando le attività economiche sono andate letteralmente sott’acqua, ma i problemi ieri non sono mancati, soprattutto nella zona della stazione delle corriere. Situazione difficile, come spesso succede, per la Rosticceria Giardini, i cui titolari sono dovuti rientrare in anticipo dalle ferie, trovando acqua e fango in negozio. Problemi anche per il forno Camatti, che si trova di fianco alla rosticceria: «Questa volta è andata anche meno peggio di altre - spiega Azzurra, figlia del titolare - ma questa è la terza volta in pochi mesi che andiamo sott’acqua, e questa situazione non può andare avanti, siamo davvero esasperati». Del resto, i problemi sono sul tavolo da tempo: «Non riusciamo a capire chi e quando farà i lavori - riprende Azzurra Camatti - dovrebbero realizzare delle vasche per far confluire le acque dei canali, ma la realtà è che qui non è ancora cambiato niente, e soprattutto che a pagare i danni sono sempre i commercianti e i residenti».
Problemi di cui gli esercenti hanno parlato con le istituzioni: «Il fatto è che c’è un rimpallo sulle responsabilità - spiega ancora - e se davvero serviranno tanti anni per vedere la situazione sistemata, bisogna tenere conto che tanti commercianti se ne potrebbero andare, a partire da chi è in affitto. Insomma, non è possibile spendere migliaia di euro ogni volta: noi adesso ci siamo dotati di paratie, ma in questo modo non si può lavorare, anche perché questi fenomeni meteorologici sono sempre più frequenti, e di conseguenza succede sempre più spesso di trovarsi in queste situazioni».
Una posizione condivisa anche da Giampaolo Gianaroli, titolare dell’edicola che si trova di fianco alla stazione delle corriere: «Questa volta è andata meglio di altre - spiega - ma siamo sempre a rischio. Ora - alza le braccia - speriamo che nella notte vada tutto bene, le previsioni non sono buone...».