«Governo fascista, vuole distruggere la sanità»: il direttore degli ospedali di Modena Claudio Vagnini attacca ed è bufera
Pulitanò, presidente provinciale di Fratelli d’Italia, invoca le dimissioni del dg dell’Azienda ospedaliero-universitaria dopo le sue dichiarazioni alla Festa dell'unità
MODENA. «Abbiamo un governo fascista che vuole assolutamente distruggere il sistema sanitario pubblico».
Claudio Vagnini, direttore generale degli ospedali di Modena, ha affondato il colpo alla Festa dell’Unità. All’ippodromo Vagnini ha preso la parola al dibattito con l’assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini.
L’attacco del centrodestra
Indignata la reazione del centrodestra. Antonio Platis, vicecoordinatore regionale di Forza Italia, ha chiesto l’intervento di Luca Baldino, direttore generale della Salute in Regione. «Il dipendente pubblico, soprattutto apicale, deve essere fedele allo Stato e non al partito – ha detto Platis – Sarebbe bene che Vagnini trovasse soluzioni concrete garantendo i diritti al proprio personale e soprattutto una buona sanità ai cittadini».
Ferdinando Pulitanò, presidente provinciale di Fratelli d’Italia, ha chiesto le dimissioni di Vagnini, ricordando i risultati del governo Meloni. Per Pulitanò «dirigenti come Vagnini fanno politica e non tutelano il diritto alla salute degli emiliano romagnoli. Il dottor Vagnini dovrebbe chiedere scusa e presentare le proprie dimissioni».
La replica di Vagnini
Un’ipotesi a cui non pensa il diretto interessato. «La richiesta è l’esatta dimostrazione di quanto detto – ha replicato Vagnini, contattato al telefono – Chiedono le dimissioni perché a senso loro un uomo libero non può esprimere un pensiero: è tipico di un governo fascista».
Nessun passo indietro rispetto alle frasi pronunciate all’ippodromo. «Non mi sento di aver detto nulla di particolarmente oneroso – ha ribadito – Abbiamo un governo di destra che esprime un pensiero opposto al mio e che si sta comportando in modo fascista. Servirebbe che avessero il coraggio di ammettere qual è la base della loro cultura politica».
Il grido d’allarme sulla sanità
Vagnini è intervenuto in difesa del sistema sanitario universalistico italiano, rivendicando la libertà di pensiero. «Non ho detto che siamo in una dittatura – ha precisato – ma che il governo è fascista».
Ieri mattina Vagnini ha recriminato per l’assenza di «una programmazione adeguata degli specializzandi negli ultimi venti anni» per le carenze nell’emergenza-urgenza. «I nostri professionisti non vogliono più fare quel lavoro lì», ha ribadito.
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