Fondi Pnrr in ritardo: «A Modena mancano 7 milioni»
Lo Stato è indietro con i pagamenti e i Comuni incalzano il governo. L’assessore Guerzoni: «Costretti a posticipare altre opere»
MODENA. Modena non rischia il fallimento, come denunciato invece da altri Comuni italiani, ma i ritardi dei Ministeri a trasferire i fondi Pnrr dei progetti già approvati e con i cantieri aperti, sta mettendo in difficoltà anche l’Amministrazione comunale.
L’Anci lo ha denunciato a livello nazionale nei giorni scorsi: le procedure amministrative per ottenere i soldi sono lente e farraginose, così i Comuni sono spesso costretti ad anticipare i pagamenti alle aziende al lavoro nei cantieri con risorse proprie. Per evitare il rischio di una sospensione delle attività.
«Stupisce che il ministro Giorgietti si lamenti dei tempi dell’Unione europea quando poi a rallentare i pagamenti sono i diversi Ministeri», denuncia l’assessore ai Lavori pubblici e al Pnrr Giulio Guerzoni: «I ministri Giorgietti e Fitto avevano preso degli impegni precisi con il decreto di febbraio, che prevede gli anticipi del 30 per cento dei contributi assegnati, ma la situazione è ben diversa».
Con i 58 progetti Pnrr, approvati nell’ambito del programma Next Generation Modena, al Comune spettano complessivamente risorse per oltre 85 milioni di euro, considerando anche il Fondo opere indifferibili (Foi) e il Piano nazionale degli investimenti complementari (Pnc). «A oggi – spiega Guerzoni - abbiamo già pagato 22 milioni e 582 mila euro, ma dallo Stato abbiamo incassato solo 15 milioni e mezzo. Il resto lo abbiamo anticipato come Comune. E questo significa posticipare altri interventi ordinari che avremmo potuto finanziare con quelle risorse».
Mentre in questi giorni sono iniziati i lavori anche nei lotti 2B e 3 delle ex Fonderie, gli esempi più significativi riguardano cantieri importanti e molto conosciuti.
All’ex Enel, per esempio, dove si sta realizzando la seconda sala del nuovo Teatro delle Passioni, il Comune ha già pagato fatture per 3 milioni e 180 mila euro, ma dal ministero dell’Interno sono stati incassati solo 2 milioni e 80 mila euro come anticipo e nessuno dei rendiconti presentati per richiedere le liquidazioni dei contributi Pnrr è stato ancora preso in carico e controllato (il primo è stato presentato dieci mesi fa, a ottobre 2023). «I lavori comunque sono in corso e stanno procedendo nei tempi previsti – sottolinea Guerzoni – grazie anche un flusso costante di pagamenti alle ditte garantito dal Comune».
Stessa situazione, ma Ministero diverso, per il comparto Nonantolana e il cantiere per la realizzazione di 48 alloggi di Edilizia residenziale sociale.
L’intervento ha un valore complessivo di oltre dieci milioni di euro (più della metà con risorse Pnrr) e il Comune ha già pagato fatture per 2 milioni e 490 mila euro ma dal ministero delle Infrastrutture sono arrivati solo 361 mila euro come anticipo, e ci sono rendiconti presentati per 2 milioni e 456 mila euro di cui solo 1 milione e 727 mila approvati dopo il controllo formale, e nessuna erogazione è ancora avvenuta nonostante siano passati dieci mesi. «Anche in questo caso, comunque i lavori sono in corso – rassicura Guerzoni – e stanno procedendo nei tempi, con un flusso di pagamenti alle ditte costante».
Paradossale la situazione di alcuni degli interventi già terminati e inaugurati nell’area del parco XXII Aprile nell’ambito del Pinqua, il Piano nazionale per la qualità dell’abitare: l’impianto di videosorveglianza (166 mila euro), l’area del biomarket (294 mila euro), l’adeguamento illuminotecnico (288 mila euro). «Ovviamente le ditte sono già state pagate -spiega Guerzoni – ma dal ministero delle Infrastrutture abbiamo ricevuto solo 54 mila euro di anticipo automatico a inizio interventi e non sono nemmeno ancora stati approvati i rendiconti presentati in febbraio».
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