Carpi ricorda Alessandra Arletti: «Un gospel per vivere ancora»
Domenica un concerto in San Rocco per le vittime della strada. A partire dalla 22enne uccisa mentre passeggiava col fidanzato
CARPI. Verranno proiettati sette brevi video, sette come il numero di quelle vite spezzate troppo presto. Tra queste, anche quella della giovane carpigiana Alessandra Arletti, investita e uccisa la sera dell’1 settembre 2022 mentre passeggiava insieme al fidanzato lungo strada Traversa San Giorgio. Sette pellicole che ripercorreranno la loro storia: chi erano, cosa facevano e quali erano i loro sogni. Con un obiettivo: frenare la piaga degli incidenti stradali e costruire un futuro di speranza.
L’iniziativa
S’intitola “Un gospel per vivere ancora” la speciale serata in programma domenica sera all’auditorium di San Rocco e organizzata dalla famiglia Arletti insieme all’Associazione italiana Familiari e vittime della strada di Modena. È dedicata ad Alessandra, ma anche a tutti i giovani morti in incidenti stradali, come Fabio Terzilli, Francesco Paolillo, Matteo Testoni, Francesca Piacentini, Monica Torricelli e Giacomo Montella: saranno le loro storie e quelle di chi è qui a ricordarle a riecheggiare in San Rocco, insieme alle voci del Modena Gospel Chorus diretto da Johnny Borelli.
Sarà un vero e proprio inno alla vita, in cui il tema – i troppi incidenti mortali che si verificano anche nel nostro territorio – viene affrontato in una chiave forse inedita.
Le testimonianze
Durante l’evento patrocinata dal Comune di Carpi e dalla Fondazione Cassa di Risparmio, non ci saranno numeri, grafici e statistiche: per una sera, infatti, verranno lasciati da parte i dati per far posto alle parole e alle voci di quelle persone che da anni piangono la scomparsa di un proprio famigliare. Come Raul Arletti e Rossella, che da due anni convivono con il dolore di aver perso una figlia appena ventenne. Domenica, si partirà proprio dalla data del tragico incidente di Alessandra e da lì si alterneranno i video di chi ha perso un figlio, un genitore, un fratello o una sorella. Già nel gennaio scorso, i coniugi Arletti avevano organizzato un evento nel nome di Alessandra nel giorno in cui avrebbe compiuto 22 anni: un torneo di calcio alla palestra Vallauri insieme ad amici, Csi, Comune e Associazione vittime della strada per sensibilizzare sul tema della sicurezza al volante e fare luce sugli effetti che alcol, droghe e disattenzioni possono provocare alla guida.
Il fidanzato
Quel giorno – era il 14 gennaio scorso – era presente alla Vallauri anche il fidanzato di Alessandra. I due, nel momento della tragedia, erano insieme e lui era rimasto ferito: «Ho maturato cosa sia effettivamente successo ad Alessandra solo quattro giorni dopo, quando ero ricoverato in ospedale – aveva detto il giovane in quell’occasione – Con il tempo ho cercato di andare avanti al meglio delle mie possibilità, con la consapevolezza che anche Alessandra avrebbe voluto così».