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West Nile, secondo morto a Modena: è un uomo di 67 anni

West Nile, secondo morto a Modena: è un uomo di 67 anni

Lo ha comunicato l’Ausl, specificando che la vittima aveva patologie croniche preesistenti. Tre settimane fa era morto all’ospedale di Carpi un uomo di 89 anni. Dall’inizio dell’anno sono 30 i casi in provincia

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MODENA. Un uomo di 67 anni è morto dopo essere stato ricoverato per aver contratto il virus West Nile. Lo comunica l’Ausl di Modena, specificando che la vittima presentava patologie croniche preesistenti. Si tratta del secondo decesso in provincia di Modena, dopo quello di un uomo di 89 anni residente a Carpi e ricoverato all’ospedale Ramazzini. Dall’inizio dell’anno ad oggi sono 30 i casi confermati di malattia neuroinvasiva da virus West Nile, distribuiti in quasi tutte le zone del territorio modenese, ed era stato registrato proprio nella nostra provincia, a Medolla, il primo caso autoctono in Italia.

Il bollettino

«Con le ultime piogge e gli episodi di maltempo diffusi in tutta la provincia nei giorni scorsi - fa sapere l’Ausl - l’Azienda Usl di Modena ricorda a tutta la popolazione l’importanza di proteggersi dalle punture di zanzare che depositano le uova, lo ricordiamo, nei ristagni di acqua. Si tratta di raccomandazioni e misure preventive fondamentali per contrastare la diffusione del virus West Nile (trasmesso all’uomo dalla zanzara comune) su tutto il territorio modenese. Come comunicato nei giorni scorsi, in tutta la Regione Emilia Romagna è stato innalzato il livello di rischio, e come previsto dal Piano regionale di sorveglianza e controllo delle Arbovirosi 2024, questo innalzamento ha richiesto una serie di azioni straordinarie di monitoraggio e prevenzione».

L’Ausl fa quindi sapere che «particolare attenzione viene posta ai luoghi dove si concentrano le persone più a rischio, quali ad esempio strutture socio-assistenziali e ospedali. Si chiede pertanto che in queste strutture, sia pubbliche che private, qualora siano dotate di spazi verdi circostanti fruibili dagli utenti, vengano effettuati trattamenti disinfestanti adulticidi con cadenza settimanale fino al 30 settembre. Interventi di disinfestazione contro le zanzare adulte sono dunque previsti anche negli spazi verdi delle strutture dell’Azienda Usl (ospedali e strutture residenziali con presenza di pazienti ricoverati). Si raccomanda di prestare attenzione alla segnaletica in loco, che indicherà le aree di intervento del personale specializzato; ai reparti e agli utenti sono fornite in vista di ogni disinfestazione le indicazioni necessarie, come mantenere chiuse le finestre ed evitare di sostare nelle aree segnalate per le 48 ore successive».

Cosa si può fare

Ma cosa possono fare i cittadini per difendersi da questo virus? «Anche le azioni dei cittadini sono fondamentali nel limitare la diffusione del virus - aggiunge l’Ausl - in caso di pioggia abbondante, come quella verificatasi ieri in alcune aree della provincia, che dilava i prodotti, occorre infatti ripetere - e mantenere costanti ogni 15 giorni, fino alla fine di settembre - i trattamenti larvicidi nei tombini e in tutti gli altri eventuali depositi permanenti di acqua, utilizzando semplici prodotti (pastiglie) che si possono reperire in commercio o chiedere presso il proprio comune se distribuisce i kit anti-zanzara. Si può ridurre la proliferazione delle zanzare nella propria abitazione con semplici ma efficaci comportamenti: eliminare tutti i ristagni di acqua che si possono formare nei sottovasi, contenitori e giochi per i bambini; tenere puliti i giardini, sfalciare l’erba regolarmente e rimuovere gli sfalci. In casa adottare accorgimenti quali zanzariere, zampironi, elettroemanatori e proteggere la propria pelle con repellenti cutanei (certificati) e indossare, soprattutto nelle ore serali, indumenti di colore chiaro evitando creme profumate o profumi».

Il virus West Nile

L’Ausl ricorda che il virus West Nile «è presente in maniera stabile nella nostra regione e in particolare nelle zone del bacino padano, in quanto viene trasmesso dalla zanzara comune tipica dei nostri territori. L’uomo, come pure i cavalli, viene occasionalmente infettato tramite puntura di zanzara ma non è in grado di trasmettere l’infezione ad altre zanzare, né ad altre persone. Nella maggior parte dei casi il contatto col virus causa un’infezione che decorre senza sintomi; in alcuni casi può però svilupparsi la malattia chiamata West Nile Disease con sintomi evidenti che possono ricordare una sindrome influenzale e che durano pochi giorni. Tuttavia, sia pure di rado e soprattutto in persone debilitate, si può arrivare a gravi forme neurologiche che richiedono il ricovero in ospedale». Nei casi di West Nile, siccome l’essere umano infettato non può trasmettere il virus ad altre persone né ad altre zanzare, se viene punto, non sono previste disinfestazioni nell’area di residenza del paziente. Nei casi di Dengue è invece prevista la disinfestazione