Un bimbo su quattro accolto al nido, famiglie infuriate a San Prospero
Con 49 posti dichiarati garantiti, accettate solo 15 richieste su 60: chiesto un incontro al commissario straordinario
SAN PROSPERO. Aumentano le tensioni tra decine di famiglie di San Prospero e scatta la richiesta di un incontro urgente con il commissario straordinario per discutere sui posti disponibili all’asilo nido. È stata la lista di centrodestra “San Prospero per il cambiamento” a sollevare la questione, quando numerosi genitori arrabbiati hanno fatto sentire la propria voce. Sui «49 posti dichiarati garantiti e le oltre 60 richieste inoltrate», parrebbe infatti che soltanto 15 bambini siano stati accettati, scatenando le ire delle famiglie «lasciate allo sbando».
Così, con la stagione autunnale alle porte, di fronte alle lamentele dei genitori la lista civica ha immediatamente chiesto un confronto con il commissario straordinario Teresa Inglese: «Abbiamo informalmente appreso che ci sono dei problemi con la graduatoria delle liste dei bambini che chiedono di frequentare l’asilo nido per il prossimo anno scolastico a San Prospero – recita la richiesta inoltrata al commissario prefettizio Teresa Inglese dal rappresentante della lista, Bruno Fontana – Le richieste dei concittadini aventi diritto superano ampiamente le disponibilità del servizio dell’asilo nido: di gran lunga inferiori rispetto a quelle dichiarate in aprile ai genitori». Per non parlare dei criteri di selezione, definiti «assolutamente ingiusti – racconta una mamma preoccupata – Dopo aver contattato il Comune diverse volte, mi è stato riferito che mia figlia non è entrata in graduatoria perché possiedo Partita Iva. Un’assurdità se pensiamo che lavoro a 25 chilometri da casa, non ho nessuno che possa tenermi la bambina, e ogni mattina parto alle 5 da casa per andare ad aprire il negozio. Portare la bambina a lavorare con me è impensabile, andrebbe contro le normative. Per non parlare del fatto che né io né mio marito possiamo permetterci di stare a casa o di pagare una babysitter».
Alle tensioni accumulate negli ultimi giorni, sembra poi subentrare un tasto dolente riferito alle promesse della giunta precedente: «Il problema si presenta a dispetto delle rassicurazioni ricevute dall’ex sindaco e dagli assessori di riferimento – prosegue la lettera di Fontana – Questi avevano infatti garantito in consiglio comunale che, con il conferimento del servizio alle cooperative, non ci sarebbero stati problemi di alcun tipo».
Problemi che, contro ogni aspettativa a detta di molti genitori, si sono palesati in concomitanza «della privatizzazione del servizio – spiega un altro genitore – Ho tre figli, con i due più grandi non ho mai avuto nessun problema. Quest’anno è stato come un fulmine a ciel sereno». Una dinamica poco chiara sotto molti punti di vista, soprattutto sotto quello comunicativo: «Secondo entrambe le graduatorie, sia quella provvisoria che quella ufficiale, mia figlia, posizionata all’undicesimo posto, sarebbe rientrata tra quelli disponibili – commenta una madre – Parlando con un’amica ho scoperto che le graduatorie erano state modificate. Quando ho chiesto spiegazioni in Comune, mi hanno confermato che non c’era nulla da fare: per qualche motivo, mia figlia non rientrava più nei posti disponibili. Siamo in difficoltà, non sappiamo come fare, e in tutto ciò non siamo nemmeno stati avvisati». Un’altra coppia conferma: «A chi è stato accettato è arrivata una mail; a tutti gli altri, non è stato comunicato nulla. Si è scoperto tutto per caso, senza possibilità di correre ai ripari».