Gazzetta di Modena

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Appennino Green
di Sara Terenziani

“A ovest del Cimone” per il turismo sostenibile

“A ovest del Cimone” per il turismo sostenibile

L’associazione nasce da tre volontari e si è ampliata: dalla manutenzione dei sentieri alla rete di accoglienza

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Nel cuore dell’Appennino Tosco-Emiliano, l’associazione “A ovest del Cimone” sta rivoluzionando il turismo sostenibile. Fondata dall'unione di tre gruppi di volontari, l’organizzazione si dedica alla manutenzione e alla promozione dei sentieri nei comuni di Pievepelago, Riolunato e Fiumalbo. Un progetto ambizioso, che non solo valorizza il territorio, ma crea anche opportunità economiche e sociali per la comunità.
La storia nasce da alcuni volontari che avevano iniziato a sistemare in modo autonomo i sentieri e le vie comunali nei tre comuni.
Da questi primi sforzi, è arrivata l'idea di unire le forze e creare un'associazione no profit, regolarmente iscritta al Runts. “A ovest del Cimone” è ora un ente dedicato a tracciare, mantenere e promuovere i percorsi escursionistici della zona, fornendo ai turisti informazioni dettagliate e aggiornate.
Il progetto, però, non si limita alla manutenzione dei sentieri: l’associazione sta inoltre creando una rete sinergica con le attività locali, dai rifugi agli alberghi, dai ristoranti ai bed and breakfast, per offrire ai turisti un'esperienza completa e coinvolgente.
«Il nostro obiettivo è creare un turismo sostenibile che valorizzi il nostro territorio e offra opportunità ai giovani – ha dichiarato Fabrizio Brugioni, vicepresidente dell’associazione – Vogliamo che i turisti si sentano accolti e che apprezzino le bellezze naturali che abbiamo la fortuna di custodire. Ogni sentiero che tracciamo e manteniamo è un passo verso un futuro migliore per la nostra comunità».
Il primo amore, rimane quello per i sentieri: l'associazione ha sviluppato una cartina, sia virtuale che cartacea, che ne illustra quelli disponibili, dai più semplici ai più impegnativi. Tra le loro “realizzazioni” spicca il Grande Anello dello Scoltenna, un percorso di quasi 80 km con un dislivello di 4500 metri, adatto sia per l'ebike che per il trekking, un tracciato che offre un'esperienza unica per gli escursionisti e rappresenta un vero e proprio fiore all'occhiello per l'associazione.
Grazie allo sviluppo di un’app che fornisce la mappa dei sentieri e ne offre informazioni dettagliate, i riscontri sono stati molto positivi, con un aumento costante del numero di visitatori. La zona, peraltro, è attraversata da due antichi percorsi, la Via Vandelli e la Romanica Imperiale, che attirano un numero crescente di pellegrini, evidenziando l'importanza di mantenere questi itinerari in buone condizioni. Anche i nuovi percorsi sono molto apprezzati, come il “Sentiero dei Pozzi e dei Mulini”, che rivelano meraviglie naturali a pochi passi da casa. Questa continua scoperta è una fonte di motivazione per l'associazione, che spera di trasmettere la stessa passione ai turisti e alla comunità.
Ma l’attività dell’associazione non si ferma qui. Una delle novità di “A ovest del Cimone” è la presa in carico della gestione dell’ufficio turistico del Comune di Fiumalbo, un punto di informazione cruciale per i visitatori. Questa nuova responsabilità rappresenta un ulteriore passo avanti, permettendo di offrire un servizio ancora più completo ai turisti. Questo ha anche creato opportunità di lavoro: attualmente, un ragazzo è impiegato a tempo pieno per fornire questo servizio. Inoltre, ci sono piani per aprire un rifugio che potrebbe offrire ulteriori posti di lavoro. Questo impegno è fondamentale per contrastare l'abbandono del territorio montano, fornendo motivazioni concrete per restare e contribuire allo sviluppo locale.
In ogni caso, il lavoro dei volontari non avrebbe portato a risultati importanti senza l’aiuto delle amministrazioni comunali di Pievepelago, Riolunato e Fiumalbo che hanno supportato sin dall’inizio il progetto, riconoscendo l'importanza del lavoro svolto. La collaborazione si è estesa all'Asbuc di Barga, che possiede vasti boschi e terreni nel comune di Pievepelago, e anche all'amministrazione comunale di Abetone Cutigliano che ha recentemente espresso interesse a unirsi al progetto, ampliando ulteriormente il territorio coinvolto. Tuttavia, manca ancora una connessione con il Parco del Frignano, una lacuna che l'associazione spera di colmare presto.
A sostenere il progetto anche Cna. «L'iniziativa di 'A ovest del Cimone – racconta Andrea Vecchiè, responsabile Cna per l’area dell’Appennino - è un esempio virtuoso di come il volontariato e la collaborazione tra enti possano portare benefici tangibili al territorio. Supportiamo pienamente questo progetto, che non solo promuove il turismo sostenibile ma offre anche opportunità di sviluppo economico e sociale per le aree montane».