La magia della notte di San Bartolomeo a Fiumalbo
Oltre ottomila persone nel borgo dell'Appennino modenese per assistere al tradizionale spettacolo per la festa del santo patrono, con più di cinquemila lumini ad illuminare il paese
FIUMALBO. Migliaia di lumini, sul letto del fiume, sugli argini, sui terrazzamenti e le mura della rocca, sui davanzali delle finestre e lungo le strade di uno dei borghi più belli d’Italia, Fiumalbo. La notte «più bella dell’ultimo decennio», che in poche ore ha visto fare capolino nel paese oltre ottomila persone ansiose di assistere allo spettacolo.
È la notte di San Bartolomeo, la vigilia del patrono del piccolo comune dell’Appennino modenese che conta poco più di milleduecento abitanti.
Oltre ottomila persone presenti
Il paese e il suo fiume si sono accesi davanti a oltre 8mila spettatori provenienti da tutto il comune e dai territori limitrofi nella sera di venerdì 23 agosto. L’evento fa parte della tradizione ultrasecolare che vede le confraternite del luogo festeggiare il loro santo patrono: in occasione della ricorrenza, da qualche decennio il comune si accende grazie alle migliaia di lumini sparsi per le strade e lungo il fiume; nel cuore del borgo, in mezzo ai lumini, si svolge la processione. «È stata la vigilia più frequentata dell’ultimo decennio, una delle notti più belle che il paese abbia visto - commenta il sindaco di Fiumalbo Alessio Nizzi - Una serata bella, calda e serena, che ha permesso di assistere a una festa di San Bartolomeo straordinaria».
La tradizione per onorare il santo patrono
La tradizione nasce dieci anni fa, sulle orme delle confraternite locali: «I lumini sono diventati qualche decennio fa un mezzo per onorare il nostro santo protettore - continua Nizzi - Una volta venivano apposti soltanto sui davanzali delle finestre, poi sul fiume, finché anche quella non è diventata una tradizione imperdibile. Ogni 23 agosto, la sera della vigilia, l’illuminazione pubblica si spegne lasciando spazio alle fiamme dei lumini. A coronare la serata poi ci hanno pensato i fuochi d’artificio che hanno creato un’atmosfera magica». Un paese illuminato a fiamma viva, che ogni estate si propone di onorare una tradizione ultrasecolare: «Il percorso della processione delle confraternite è lo stesso da secoli. Ad oggi assistiamo a una tradizione che, pur mantenendo il suo legame col passato, si rinnova e viene arricchita, assumendo anche il carattere di richiamo turistico - aggiunge il sindaco - Migliaia di persone sono accorse, le macchine erano parcheggiate ovunque, persino lungo la Statale».
Più di cinquemila lumini accesi
Una festa di paese che «viene dal popolo. I lumini, oltre 5mila, sono stati acquistati dal Comune e apposti da tutto il paese: a partire dai singoli cittadini fino ai volontari, passando per il gruppo degli Alpini di Fiumalbo fino alla Protezione Civile e agli operai comunali - e conclude - Tutti hanno poi contribuito ad accenderli, anche i turisti che venivano ad assistere allo spettacolo».