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Modena, pedinate mentre vanno al funerale e derubate della borsa con un pc

di Gabriele Farina
Modena, pedinate mentre vanno al funerale e derubate della borsa con un pc

La denuncia di Bergamaschi: «Hanno seguito l’auto per dieci chilometri»

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Pedinate per una decina di chilometri e derubate di un computer nascosto in auto durante un funerale.

È la disavventura denunciata ai carabinieri e sui social da Eugenia Bergamaschi. «Lunedì pomeriggio sono andata con le mie figlie a un funerale alla chiesa di Saliceta San Giuliano – ha detto Bergamaschi – Una di loro aveva una borsa con il pc. Mi sono quindi fermata nella zona industriale, in viale delle Nazioni. Ho parcheggiato l’auto, preso la borsa e l’ho messa nel baule, sistemando la copertura del bagagliaio».

Inutili gli accorgimenti

In tal modo, la borsa con il pc non sarebbe stata in evidenza allo sguardo di potenziali ladri. Come denunciato però da Bergamaschi, i movimenti della donna non sarebbero passati inosservati.

«In quel momento stava piovendo e sono passate due macchine – ha aggiunto – di cui una a una velocità estrema. Sono quindi andata alla Saliceta, non parcheggiando davanti alla chiesa, ma in una stradina laterale dalle parti di via Giardini, davanti ad alcune abitazioni».

Altri due accorgimenti per evitare di suscitare attenzioni non gradite. Le precauzioni si sono rivelate tuttavia inutili circa un’ora dopo. «Alla fine della messa, abbiamo trovato rotto il vetro del portellone posteriore – ha spiegato – e dal baule mancava la borsa con il computer».

Il danno e la beffa

La tristezza per il lutto ha lasciato quindi il posto all’amarezza mista a rabbia per il furto con scasso subito. Al danno all’auto va aggiunta la sparizione della borsa con il computer. «Il pc vale meno di cinquecento euro», ha quantificato Bergamaschi.

Ai danni economici vanno sommate le perdite di dati personali con conseguenti minacce alla sicurezza. «Mia figlia aveva dati nel computer: ha dovuto bloccare account e cambiare password – ha elencato – Inoltre, c’è anche l’indirizzo della casa».

Bergamaschi teme quindi possibili colpi nell’abitazione dopo aver subito il furto nella propria auto. Un delitto che si delinea come un colpo dopo un pedinamento. «Quando ho fatto la denuncia, i carabinieri mi hanno detto che è molto probabile mi hanno seguito per tutto il tempo dopo avermi visto al villaggio industriale».

«Non lascerò più niente in auto»

Sul post di denuncia, Bergamaschi ha utilizzato toni forti. «Ti senti un’imbecille perché ti hanno visto e seguito per almeno dieci chilometri – ha scritto – Ti senti doppiamente un’imbecille perché hai fatto tutto un bel ragionamento per evitare il furto e non è servito a nulla».

La modenese aveva infatti pensato di spostare la borsa «lontano dalla chiesa perché se ci vedono a farlo dove parcheggiamo l’auto poi rompono il vetro per rubarlo».

Un pensiero confermato al telefono dalla modenese, che sta pensando a scelte drastiche: «Non lasciare più niente in macchina».

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