Gazzetta di Modena

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Appennino Green
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In 4mila alla Festa dei Lamponi di Barigazzo 

di Daniele Montanari
In 4mila alla Festa dei Lamponi di Barigazzo 

Il ricavato finanzierà tre mesi di ospedale e asilo Hewo in Etiopia

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MODENA. È stata un’edizione da record quella della Festa dei Lamponi che ha tenuto banco a Barigazzo – come sempre presso “La Sorgente - Fabbriche del benessere” – dall’11 al 15 agosto, con la mobilitazione di un esercito di volontari.
Ma è stato un esercito vero anche quello dei turisti che sono venuti per una o più sere, per apprezzare la ghiotta gastronomia ma anche per contribuire alla causa solidale. L’evento infatti è organizzato dall’associazione Hewo Modena per sostenere, con tutto il ricavato, i progetti delle comunità Hewo di Garbo e Macallè in Etiopia. Ebbene, questa 38esima festa ha fatto il botto: si stimano dalle 4.000 alle 4.500 presenze nei quattro giorni. Non male per una festa “semplice”, animata più dal calore dell’amicizia e della solidarietà che dagli effetti speciali.

Il successo della Festa
«Siamo andati oltre le più rosee previsioni, superata ogni aspettativa – sottolinea Giancarlo Bertacchini, dal gruppo storico degli organizzatori – abbiamo la fortuna di avere tanti, tantissimi amici che vengono a stare con noi per mangiare bene lontani dalla calura e dare un contributo per qualcosa d’importante. Con quello che abbiamo raccolto in questi giorni infatti potremo mantenere per tre mesi l’asilo e l’ospedale che abbiamo realizzato a Macallè. Grazie di cuore a tutti». Hewo infatti ha realizzato lì dal 2000 un ospedale che oggi ha 70 posti letto, più 20 di pediatria. Ogni mese garantisce una media di 3mila visite ambulatoriali, tutte assolutamente gratuite. E l’asilo accoglie oggi 160 bimbi, dai 4 ai 6 anni. Realtà entrambe al cui mantenimento Hewo contribuisce in modo sostanziale. Tutto nacque da un gruppo di amici di Ermes Ruggi e della moglie Margherita, che nel 1985, insieme ai loro amici, organizzarono la prima edizione della Festa per incentivare il turismo a Barigazzo e decisero di destinare il ricavato a Carlo e Franca Travaglino, che si erano trasferiti in Etiopia fra i malati di lebbra che venivano rastrellati dalla polizia sulle rive del mare. Carlo e Franca vollero restituire dignità a chi ne era stato privato, perché povero o perché malato, con un metodo comunitario. Nel 1974 ebbero il riconoscimento giuridico dalle autorità governative locali e nacque così Hewo, ovvero Hansenians’ Ethiopian Welfare Organization.

«La cosa splendida di questa festa è vedere anche tanti bambini entusiasti di sparecchiare e, un po’ più grandi, di servire ai tavoli – chiosa Bertacchini – vederli crescere negli anni e poi rivederli ancora qui coi loro figli. Sempre con la stessa luce negli occhi».