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Il “triangolo del degrado” scalda gli animi dei carpigiani

di Paola Ducci
Il “triangolo del degrado” scalda gli animi dei carpigiani

«Case svalutate». Ma il Biscione va verso la riqualificazione

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CARPI. A detta dei carpigiani è un vero e proprio “triangolo del degrado” quello che si compone da tre luoghi residenziali fortemente problematici della città, caratterizzati da sporcizia, spaccio, risse, micro criminalità e sovraffollamento nelle abitazioni a causa di abusivismo. Stiamo parlando del complesso residenziale del Biscione di via Unione Sovietica, del condominio di via lago di Bolsena 8 e del palazzone di 8 piani ubicato tra via Nicolò Biondo e via Aldo Moro. Tre complessi abitativi che da anni hanno scaldato gli animi dei residenti delle zone confinanti e che continuano a farlo. Ad abitare questi grandi condomini del degrado sono per la maggior parte persone straniere, spesso con disponibilità economiche molto limitate. Tra queste anche famiglie con bambini piccoli che subiscono condizioni di degrado molto pesanti.

Il caso

Alcune di queste aree, nelle ore notturne risultano essere anche pericolose a causa di spaccio, prostituzione e talvolta fenomeni criminosi. Per quanto riguarda il Biscione di via Unione Sovietica la situazione dovrebbe però cambiare quando verranno terminati i lavori di riqualificazione di cui sarà a breve protagonista. La precedente Giunta aveva approvato il progetto di Fattibilità Tecnico Economica dell’intervento per riqualificare lo stabile: un intervento da 8, 3 milioni di euro dei quali 5, 6 a carico di Comune e Acer Modena, soggetto con cui è stato redatto congiuntamente il progetto, insieme allo studio aggiudicatario del concorso di progettazione per rifare l’involucro edilizio e il sistema degli spazi comuni e pubblici. All’investimento pubblico previsto dal bando regionale si dovranno sommare le rispettive quote dei privati che resteranno proprietari dell’immobile o che lo stanno diventando in questa fase che comunque verranno supportati in tutte le fasi dell’intervento e se in difficoltà economica anche sostenuti in tal senso, in particolare per quanto concerne la costruzione di meccanismi finanziari di accompagnamento all’investimento privato.

Nessun intervento strutturale e di riqualificazione invece è previsto ad oggi per i due complessi di via Lago di Bolsena e via Aldo Moro. In particolare la lunga palazzina di via lago di Bolsena continua ad essere teatro di spaccio e di personaggi poco raccomandabili che spesso la notte litigano pesantemente disturbando la quiete pubblica. La palazzina di via lago di Bolsena fino a novembre dell’anno scorso era anche estremamente sporca ma da questo punto di vista la situazione è migliorata da quando Aimag, a fine novembre 2023, con il coordinamento della polizia locale di Carpi, ha messo in atto operazioni di svuotamento dei locali interrati che hanno permesso di ripulire cantine e garage liberandoli di quintali di materiale vario giacente in stato di degrado e abbandono. Allo svuotamento avevano partecipato anche alcuni condomini.

Successivamente si è proceduto alla chiusura degli interrati con la sigillazione (mediante muratura) del piano autorimesse onde evitare il ripetersi di occupazioni illegittime o l’accumulo di ulteriori rifiuti. Infine, nel triangolo del degrado carpigiano fa parte anche il condominio di 8 piani di via Aldo Moro che fa angolo con viale Nicolò Biondo, la cui area retrostante è praticamente una discarica a cielo aperto con pattume di varia natura in stato di abbandono, visibile anche sia sui balconi di alcuni appartamenti che negli spazi interni comuni.

Chi vive ed ha attività in zona chiede espressemente che si pensi ad un progetto di riqualificazione perché il palazzo squalifica la zona «facendo perdere anche di valore economico le abitazioni che vi confinano», dichiara arrabbiato un residente.