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Escursioni green: come gestire i rifiuti di giornata in montagna

Escursioni green: come gestire i rifiuti di giornata in montagna

Paoli (Hera): «Importanti scelte ecosostenibili fin dalla partenza per preservare l’ambiente»

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MODENA. Sagre e pic-nic spopolano in Appennino: eventi e momenti di socialità, che richiamano ogni estate in vetta migliaia di persone e, inevitabilmente, portano con sé anche la necessità di gestire al meglio i rifiuti prodotti da turisti ed escursionisti.

Il vademecum
«Il primo passo per una gestione corretta dei rifiuti è quello di sensibilizzare le persone a produrne il meno possibile – spiega Paolo Paoli, responsabile Servizi Ambientali del Gruppo Hera per l’area di Modena – Bisogna infatti puntare sull’importanza di fare scelte ecosostenibili, fin dalla partenza, che aiutino a preservare l’ambiente in cui i turisti hanno intenzione di trascorrere singole giornate o intere vacanze».
Ecco che alcuni trucchi rivolti ad escursionisti e famiglie in gita possono rivelarsi preziosi: innanzitutto evitare di mettere nello zaino imballaggi inutili è il primo modo per limitare la produzione di spazzatura.
Per pranzi al sacco, ad esempio, è meglio utilizzare contenitori riutilizzabili piuttosto che usa e getta, così come le posate, mentre è consigliabile per le bevande usare borracce, che possono essere poi riempite nelle fontanelle, anziché bottigliette di plastica.
Per i fumatori, è consigliabile portare con sé un contenitore porta-mozziconi per evitare di disperdere le cicche nell’ambiente.

Cosa fare?
Tra le buone pratiche, anche quella di portare da casa sacchetti per differenziare i rifiuti: 
«In Appennino la raccolta rifiuti è stradale, cioè sono presenti isole ecologiche con cassonetti per la raccolta differenziata di vetro, carta e plastica ad accesso libero, e quindi utilizzabili anche da turisti e persone che raggiungono le varie località in giornata – spiega Paoli –. I turisti sono quindi chiamati a differenziare i loro rifiuti come i residenti, servendosi degli appositi contenitori che possono facilmente trovare lungo le strade principali, ma non solo. Differenziando bene i rifiuti, ad esempio di un pic-nic, la minima quantità di indifferenziata che resta può essere gettata nei cestini oppure nei fori laterali dei cassonetti informatizzati».
Una soluzione quindi pratica e alla portata di tutti che permette di aiutare al meglio l’ambiente.

Obiettivo sostenibilità
Anche quest’estate, inoltre, il Gruppo Hera si è attivato per rendere sagre ed eventi soprattutto gastronomici della nostra montagna ancora più sostenibili:
«Abbiamo prodotto nuovo materiale informativo – conclude Paoli – in cui ricordiamo agli organizzatori di queste manifestazioni, con i quali solitamente già abbiamo un rapporto di collaborazione consolidato, come vanno conferiti i rifiuti a seconda che si tratti di scarti provenienti dalla cucina, dal bar o dai tavolini. Si tratta di uno strumento in più, che si aggiunge all’App Il Rifiutologo e che chiarisce alcuni dubbi che possono insorgere nel momento in cui si fa la differenziata».
Scontrini e spugne vanno ad esempio nell’indifferenziata, i tovaglioli di carta sporchi di cibo nell’organico, mentre involucri di condimenti vuoti e tappi in metallo devono finire con plastica e lattine.
Ma il vademecum è molto più ampio e ha l’obiettivo non solo di incrementare la percentuale di raccolta differenziata, che in Appennino ha già raggiunto il 77%, ma anche la qualità del materiale da avviare al riciclo.
Si ricorda che disperdere i rifiuti nell’ambiente è un comportamento che non solo danneggia il decoro, ma che può rivelarsi pericoloso, inquinando terreno e falde acquifere e mettendo a rischio anche la fauna.
In più la bellezza dei panorami che offre il nostro Appennino, un vero e proprio tesoro da proteggere, può in questo modo essere ancora di più salvaguardata.