Lavoro, mille posti in meno a Modena e occupazione femminile al 65%
Dal 2022 al 2023 aumento per gli uomini e crollo per le donne
MODENA. Se ci paragoniamo alle altre province, soprattutto fuori dall’Emilia Romagna, le cose le cose vanno piuttosto bene. Il problema è se ci paragoniamo a... noi stessi, perché a distanza di un anno c’è stato un notevole arretramento, soprattutto per quanto riguarda le donne. Al centro c’è il lavoro in provincia di Modena, e in particolare il numero di occupati, che secondo gli ultimi dati disponibili ha registrato un importante arretramento. Una situazione fotografata dall’Istat, che ha pubblicato i dati relativi al tasso di occupazione relativo al 2023 per i cittadini che hanno un’età compresa tra 15 e 64 anni, suddividendoli per sesso, regione e provincia.
I numeri
Ebbene, per quanto riguarda la provincia di Modena, il dato medio relativo all’anno scorso è di 325mila occupati, ovvero il 70,4% dei cittadini compresi tra 15 e 64 anni. Un dato leggermente inferiore alla media regionale, che arriva al 70,6%, mentre paragonandolo con le altre province, a spiccare nettamente è Bologna (73,4%), seguita da Parma, che stacca Modena di oltre un punto percentuale (71,5%) e Piacenza (70,6%), mentre la nostra provincia è quarta insieme a Forlì (70,4%). Segue Reggio con il 70,2% di occupati, mentre Ferrara e la Romagna sono sotto quota 70%, con Rimini fanalino di coda con il 65,1%.
Uomini e donne: le differenze
Un dato interessante riguarda la ripartizione degli occupati tra uomini e donne: i maschi che lavorano (sempre nella fascia 15-64) in provincia sono 180mila, mentre le donne sono solo 145mila. Passando alle percentuali, il tasso di occupazione maschile è del 75,6%, mentre quello femminile è inferiore di oltre dieci punti, fermandosi al 65,1%.
Il confronto
Numeri che diventano ancora più significativi se paragonati al report dell’Istat per il 2022, quando gli occupati complessivi in provincia di Modena erano 326mila: il che significa che in un anno si sono persi mille posti di lavoro. Una perdita che però non è distribuita in maniera uniforme tra uomini e donne, perché nel 2022 i maschi che lavoravano erano 179mila, e dunque in un anno c’è stato un aumento di mille posti di lavoro tra gli uomini. Al contrario, i posti di lavoro persi tra le donne sono stati duemila, passando così dalle 147mila occupate del 2022 alle 145mila dell’anno scorso. Dal punto di vista percentuale, il calo è dello 0,6%, passando così dal 71% di occupati del 2022 al 70,4% del 2023.
I settori
Gli altri dati interessanti riguardano i settori in cui i modenesi sono occupati: nel 2023 a dare lavoro ai cittadini in provincia era soprattutto il settore servizi, con 139mila occupati: l’anno precedente, però, erano 143mila, con una perdita di 4mila posti. A crescere è invece il settore industriale, passato dai 121mila posti di lavoro del 2022 ai 123mila del 2023. Altro aumento significativo per il settore commercio, che passa da 36mila e 41mila addetti. Il calo più importante riguarda invece il settore costruzioni: se nel 2022 dava lavoro a 22mila persone in provincia, l’anno seguente il numero è crollato a 17mila. Stabile, invece, è il settore agricoltura, che resta fermo a cinquemila lavoratori.