Il maltempo flagella Finale e la Bassa: 40 interventi per il nubifragio
Caduta una quercia secolare sulla strada, crolli allo stadio. Danni ai tetti e alle coltivazioni anche a Mirandola e San Felice
Il clima pazzo torna a colpire duro in provincia, passando in pochi istanti dal caldo opprimente alla devastazione di pioggia inarrestabile, vento e grandine. Stavolta a fare la conta dei danni, alla vigilia di Ferragosto, è la Bassa.
Più di 40 interventi
Tutto è iniziato ieri verso le 18, quando le temibili nuvole scure che si sono addensate hanno cominciato a flagellare la pianura con un temporale di fortissima intensità che nel giro di una mezz’ora ha creato il finimondo: grossi alberi e rami caduti, coperture divelte, coltivazioni di frutta devastate. Il vento ha raggiunto fino ai 75 km/h nel fenomeno, ormai famigliare purtroppo, del downburst, con fortissime raffiche orizzontali. I vigili del fuoco del Comando di Modena si sono trovati a gestire in pochi minuti la bellezza di 42 richieste d’intervento, che hanno reso necessaria l’attivazione di tutti i distaccamenti della Bassa e l’arrivo di rinforzi anche da Carpi, Modena e addirittura da Fanano.
A Finale
A Finale si è registrato lo scenario peggiore, e quindi i danni maggiori: in via Ruggineta, nella zona nord, una storica quercia è crollata chiudendo completamente la strada. Ma anche la strada provinciale è stata bloccata dalla caduta di diversi alberi. Gravissimi danni anche allo stadio di Finale in via Di Sotto dove un grande gazebo è stato scoperchiato e altre due strutture sono state distrutte dalla forza del vento. Allagamenti anche nella sede dello Junior Finale, con l’acqua che è entrata copiosa dal tetto. E poi molti altri scenari di questo tipo, che hanno condotto i vigili del fuoco a un’altra lunga notte di lavoro per l’ennesima emergenza meteo estiva.
Che ha duramente colpito anche le coltivazioni, e in un momento delicatissimo: Coldiretti ieri sera da una prima ricognizione segnalava fienili scoperchiati dal vento e pere cadute a terra, proprio nel momento della raccolta stagionale. Solo oggi si riuscirà ad avere un quadro definito dei danni.
Gli altri centri colpiti
Ma si sono create emergenze anche a San Felice, Mirandola e Ravarino, la maggior parte per alberi pericolanti, pali delle linee telefoniche o elettriche danneggiati, qualche camino pericolante e tetti con coperture parzialmente sollevate. Insomma, un “raid” del maltempo che ha creato una situazione complessa da gestire. L’unica nota positiva è che a ieri sera non risultavano feriti, e non era affatto scontato.