Rinasce il sentiero dei Portatori, sherpa del Monte Cimone
Erano eroici sestolesi che tra le due guerre permisero la costruzione della base in vetta
SESTOLA. L’Appennino modenese continua a registrare un aumento di appassionati camminatori ed escursionisti alla ricerca non solo di un riparo dalla calura estiva ma anche della possibilità di conoscere le centenarie tradizioni della montagna.
Proprio nell’ottica di agevolare e incrementare il turismo legato alla riscoperta della natura e della storia locale, il Comune di Sestola ha inaugurato martedì a Passo del Lupo la nuova segnaletica dedicata al “Sentiero dei Portatori del Cimone”. I Portatori, noti popolarmente come gli sherpa dell’Appennino, erano un gruppo di valorosi sestolesi che nel periodo tra le due guerre contribuirono alla costruzione e all’avviamento della base dell’Aeronautica Militare sulla cima del Cimone in attività dal 1937 e tutt’oggi operativa. Quando ancora non esistevano le strade asfaltate e gli impianti a fune, i Portatori, esperti conoscitori della zona, partivano tutti i giorni da Sestola trasportando sulle spalle dai 30 ai 50 kg di materiali e viveri indispensabili per il regolare funzionamento dell’Osservatorio Meteorologico.
Gli sforzi eroici compiuti per guadagnare la cima nonostante le condizioni atmosferiche proibitive, soprattutto d’inverno, hanno creato un’intramontabile leggenda intorno alla figura dei Portatori.
La nuova segnaletica si sviluppa lungo il sentiero comunale 11 dal Lago della Ninfa a Pian Cavallaro e il 449 del Cai (Club Alpino Italiano, sezione di Modena) da Pian Cavallaro alla vetta del Cimone. Per il ritorno si seguono invece il 441A del Cai e il 13 comunale. Tre pannelli didattici/informativi arricchiscono l’itinerario di 10 km e 730 metri di dislivello, permettendo lungo il sentiero di conoscere e approfondire la storia dei Portatori. Chi vuole evitare la salita al Cimone può completare l’anello imboccando direttamente da Pian Cavallaro il sentiero 13.
Il progetto di valorizzazione del percorso è nato dalla preziosa collaborazione tra quattro attori attivi sul territorio: l’Ufficio Turistico del Comune di Sestola, ente promotore dell’iniziativa insieme all’Aeronautica Militare, lo Sportello Verde del Cimone, imprescindibile per la manutenzione del tragitto, e l’Associazione Culturale E’ Scamàdul, a cui si deve l’approfondito lavoro di ricerca archivistica e bibliografica sui Portatori.
L’inaugurazione è stata l’occasione per percorrere parte del sentiero e ascoltare aneddoti e racconti sulle gesta dei mitici sherpa dell’Appennino.
«Un progetto di promozione condivisa fondamentale per avvicinare turisti ed escursionisti al meraviglioso contesto storico/naturale del nostro Appennino – ha sottolineato il sindaco di Sestola Fabio Magnani – e per incentivare i locali a non dimenticare l’inestimabile patrimonio culturale delle generazioni passate». Mercoledì 14 agosto si potrà camminare sulle orme dei Portatori accompagnati da una Guida Ambientale Escursionistica (prenotazioni al 366 668 8781 – Iat Sestola). Ulteriori info e approfondimenti sono disponibili all’Ufficio di Informazioni e Accoglienza Turistica di Sestola ma anche online su www.visitsestola.com o www.inappenninomodenese.com.
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