Gazzetta di Modena

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Sogni di mezza estate

Ecco le stelle dei desideri: i segreti della notte magica

di Maria Vittoria Scaglioni
Ecco le stelle dei desideri: i segreti della notte magica

Da Pierluigi Giacobazzi, astrofotografo e divulgatore scientifico, consigli di osservazione del cielo per San Lorenzo

09 agosto 2024
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MODENA. Gli antichi le battezzarono impropriamente “stelle comete”, in riferimento alla scia luminosa che parve una chioma ai loro occhi. Cicerone, sempre pomposo, le definì addirittura “ricciolute”. Furono il grande errore di Galileo, che ne “Il saggiatore” le scambiò per apparenze dovute ai raggi solari, una cantonata talmente clamorosa che fece scuola, perché anche l’errore è parte del progresso scientifico.

L’astrofotografo

Pierluigi Giacobazzi, divulgatore scientifico modenese, astrofotografo e guida ambientale, ha dedicato la vita a mettere ordine nel guazzabuglio celeste, rivolgendosi soprattutto ai piccoli.

«Con la mia attività di divulgazione cerco di raggiungere soprattutto i bambini – racconta –: ma anche i grandi sono ben accetti. Tutti possiamo imparare a conoscere la nostra posizione nella scala universale, ossia a ricollocarci, capacità sempre più rara, soprattutto per chi vive in città e ha perso il contatto con la volta celeste notturna».

Giacobazzi ha fondato l’associazione culturale “J.W. Draper”, realtà ispirata allo scienziato capostipite della fotografia astronomica, oltre al progetto di educazione ambientale “Casa delle stelle”, dedicato all’osservazione e fotografia della volta celeste all’interno del parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano. La sua attività di astrofotografo lo ha portato a visitare alcuni dei luoghi più bui della terra, come il deserto di Atacama, l’isola di Pasqua e l’isola La Palma dell’arcipelago delle Canarie.

L’evento

Stasera, notte di San Lorenzo, parteciperà all’evento “The greatest show”, che avrà inizio alle 19 al parco fluviale di Marano e che si articolerà in due fasi: prima l’associazione “Passi avanti” condurrà i presenti in una passeggiata introduttiva con racconto animato; dal tramonto in poi sarà il turno di Pierluigi Giacobazzi, che anticiperà l’osservazione con una proiezione multimediale, per poi compierla sia con l’uso di telescopio che a occhio nudo.

Il fenomeno

Ma cos’è davvero una stella cometa e perché se ne osservano così tante proprio nella notte di San Lorenzo? L’esperto risponde: «In questo periodo dell’anno il nostro pianeta intercetta lo sciame meteorico delle Perseidi, che possiamo definire una nube di polveri rilasciata dalla cometa Swift-tuttle. Questi frammenti, che vanno dalle dimensioni di un granello di sabbia fino a qualche millimetro, impattano a forte velocità contro gli strati atmosferici che circondano la terra».

Per forte velocità si intende qualche decina di migliaia di chilometri all’ora. L’impatto è tale da provocare il surriscaldamento dei frammenti fino alla vaporizzazione e al rilascio del loro contenuto, ossia la scia e il colore che noi vediamo nel cielo.

«Gli antichi le chiamarono impropriamente “stelle cadenti”, ma ormai sappiamo che si tratta di frammenti di corpi minori del sistema solare, in questo caso di una cometa».

Ecco qualche consiglio per l’osservazione: innanzitutto ricordate che non occorrono strumenti ottici come il telescopio; è sufficiente recarsi in un luogo buio con bassi livelli di inquinamento luminoso. Inoltre è opportuno tenere a mente che, vista la natura irregolare del nostro calendario, il picco delle Perseidi è variabile: quest’anno sarà nelle prime ore del 12 agosto, ma tutte le notti da San Lorenzo fino a Ferragosto sono ideali. Infine, meglio fare attenzione quando si esprime un desiderio: «Dopo cinquant’anni di astronautica ci sono anche i rottami delle missioni spaziali, che possono essere facilmente confusi con le stelle cadenti. Queste ultime però – conclude Giacobazzi – sono molto più veloci e provengono dal quadrante di Perseo: se avete queste certezze, potete esprimere il vostro desiderio in tutta tranquillità».