Gazzetta di Modena

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L'omicidio

Friday Endurance ucciso in strada a Modena, due a processo

di Daniele Montanari
Friday Endurance ucciso in strada a Modena, due a processo

Il 30enne e il 27enne sono accusati dell’accoltellamento in Corso Vittorio Emanuele II. Rischiano l’ergastolo

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MODENA. Vanno a processo con l’accusa pesantissima di omicidio volontario aggravato i due giovani arrestati per la morte del 30enne nigeriano Friday Endurance in centro a Modena. Rischiano l’ergastolo.

L’accoltellamento

La tragedia si è verificata il 20 agosto 2023 sotto la luce del sole e davanti agli occhi dei passanti in corso Vittorio Emanuele. Lì è avvenuta l’aggressione ai danni di Friday, ucciso con diverse coltellate di cui una profonda all’altezza del collo. La polizia di Stato, con la Volante e la Mobile avviò subito le indagini acquisendo le testimonianze e le immagini della videosorveglianza. Con un’operazione lampo, gli agenti riuscirono a rintracciare a poche ore dal delitto i due indagati in fuga: erano alla stazione Mediopadana di Reggio, con il biglietto già fatto, pronti per partire. Due nigeriani di 30 e 27 anni. I due furono ripresi dalla videosorveglianza mentre, dopo l’aggressione, scappavano in direzione piazzale Natale Bruni. Da quanto è emerso nelle indagini, l’omicidio è maturato come regolamento di conti in una storia di droga, ma alla fine per un debito di poche decine di euro. Endurance, arrivato con un barcone a Lampedusa nel 2016, viveva a Reggio, ma veniva spesso a Modena.

L’udienza

Ieri i due arrestati – attualmente detenuti nel carcere di Sant’Anna – sono comparsi davanti al giudice per le indagini preliminari Carolina Clò per l’udienza decisiva, assieme ai loro avvocati: Fernando Giuri per il 30enne (di fiducia) e Rossella Lioia (d’ufficio) per il 27enne. Il primo punto è stato a favore della difesa: Giuri ha chiesto e ottenuto dal giudice, nonostante la contrarietà della Procura (pm Paola Campilongo e Laura Galli) l’inutilizzabilità di spontanee dichiarazioni che erano state fatte a caldo dal suo assistito senza sottoscrizione.

Poi però è stata respinta dal giudice un’istanza decisiva: entrambi gli avvocati avevano chiesto l’ammissione dei due imputati al rito abbreviato, che consente di avere lo sconto di un terzo della pena. Hanno presentato questa istanza chiedendo di escludere le due aggravanti: la premeditazione e i motivi abbietti. La Procura invece si è fermamente opposta, sostenendo che le due aggravanti sussistono eccome, e alla fine il giudice ha condiviso. L’omicidio aggravato non consente rito abbreviato: a quel punto era inevitabile il rinvio a giudizio. Il giudice ha fissato l’inizio del processo il 4 dicembre, in Corte d’assise. Ha anche ammesso la parte civile: Queen Endurance, sorella maggiore di Friday, pronta a chiedere i danni ai due imputati.

Rischio ergastolo

I due rischiano tantissimo. Il Codice penale prevede infatti l’ergastolo in caso di omicidio con anche una sola aggravante. In questo caso ce ne sono due – premeditazione e motivi abbietti appunto – e la possibilità di una condanna al carcere a vita per entrambi è concreta. Va ricordato che furono arrestati ancora in possesso del coltello sporco di sangue. Alle difese spetta un compito arduo, dunque: «Faremo valere le nostre ragioni» commenta Giuri.