Gazzetta di Modena

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Il rogo

Le fiamme e la colonna di fumo: un altro incendio alla Crm di Modena

di Gabriele Canovi
Le fiamme e la colonna di fumo: un altro incendio alla Crm di Modena

Brucia per la seconda volta in sei mesi la storica azienda modenese. Massiccio intervento dei vigili del fuoco in via del Mercato: nessun ferito

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MODENA.Per certi versi sembrava quasi un déjà-vu: una densa colonna di fumo nero, ben visibile da buona parte della città di Modena, poi le fiamme, i lavoratori subito evacuati e un reparto, lo stesso di sei mesi fa, ancora distrutto dalle fiamme.

Ieri sera un altro incendio ha devastato parte dello stabilimento della Crm di via del Mercato 67; rogo fotocopia di quello divampato il 23 gennaio scorso, sempre nel reparto di produzione della storica azienda modenese di piadine e tigelle. Fortunatamente, oggi come allora, non si sono registrati feriti, nonostante quell’impressionante quantità di fumo liberatosi nell’aria potesse far pensare ad una catastrofe. Alla fine il bilancio parla di danni ancora da quantificare, ma, come detto, di zero feriti.


Le fiamme verso le 19.30

Era un lunedì di lavoro come tanti, ieri, allo stabilimento della Crm Casa della Piada, nel quartiere Sacca. Poi, all’improvviso, la paura. Erano circa le 19.30 quando è arrivato l’allarme al comando di strada Formigina dei vigili del fuoco. Immediato l’intervento, durato oltre un’ora e mezza, con l’utilizzo di quattro autopompe, due autobotti, due autoscale e due carri schiuma, di cui uno da Bologna. Fino alle 20.30 la lotta contro il fuoco, poi una lunga fase necessaria per scongiurare eventuali, e pericolose, riprese di fiamma considerata anche la mole di materiale coinvolta. L’obiettivo principale era ovviamente che l’incendio non si propagasse agli altri edifici intorno. Insomma, un massiccio dispiegamento di forze che, oltre alla tempestività dell’intervento, ha permesso di evitare il peggio. Le operazioni sono continuate almeno fino alle 21.30, quando i pompieri hanno provveduto allo spegnimento della guaina catramata in copertura e dei focolai all'interno dello stabilimento.

Le cause

Secondo una prima ricostruzione dei vigili del fuoco, il rogo è partito – come successo anche lo scorso 23 gennaio – dal reparto produttivo: premettendo che saranno le indagini a stabilire da dove e come si siano divampate le fiamme, sembrerebbe che queste siano partite da un nastro trasportatore verticale, che evidentemente ha subito un guasto, per poi propagarsi verso il tetto dello stabilimento. Ma è ancora presto per stabilire se si è trattato di un cortocircuito o altro e per quantificare i danni in maniera attendibile. Insieme ai vigili del fuoco, sono poi intervenuti anche i tecnici di Arpae che hanno subito istallato i rilevatori della qualità dell’aria. Nel quartiere, l’odore di fumo era piuttosto forte.

Evacuati i lavoratori

Le operazioni di evacuazione sono state rapide ed efficaci all’interno dell’azienda: appena ci si è resi conto del pericolo, tutti i dipendenti della struttura si sono messi in salvo. Evacuazione avvenuta senza incidenti, ma anche senza esposizione prolungata di operai al fumo. Sul posto è comunque intervenuto il personale sanitario del 118 che ha subito preso in carico i lavoratori presenti verificandone il loro stato di salute.

Il precedente

Era lo scorso 23 gennaio, un martedì pomeriggio, quando lo stabilimento della Crm di via del Mercato 67 andava a fuoco. Anche in quel caso mezza città aveva visto una paurosa colonna di fumo e il rogo era partito dallo reparto di produzione, che ne uscì devastato.l