Gazzetta di Modena

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La celebrazione

Madonna della Neve, in 300 con il vescovo sul Cimone

di Ginevramaria Bianchi
Madonna della Neve, in 300 con il vescovo sul Cimone

Da tutta la provincia di Modena sulla vetta per la celebrazione del 5 agosto dedicata alla patrona dei vicariati della montagna. Il parroco di Sestola: «Tanti fedeli e giovani, siamo davvero contenti»

06 agosto 2024
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SESTOLA. Sono stati in centinaia ieri mattina – 300 secondo le stime – a salire sulla vetta più alta dell’Emilia Romagna, a quota 2.165 metri, per seguire la messa celebrata dall’arcivescovo Erio Castellucci, dedicata alla Madonna della Neve quale patrona dei vicariati della montagna. 

Il commento di don Stanislao, parroco di Sestola

«C’era veramente tanta gente, e tanti giovani – sottolinea don Stanislao Trojanowski, parroco di Sestola – siamo davvero contenti di aver avuto la possibilità di festeggiare all’aperto con così tanti fedeli, è sempre un piacere riunirsi per occasioni del genere».
L’anno scorso infatti, a causa del maltempo, la celebrazione si è tenuta nella chiesa parrocchiale di Sestola. Quest’anno invece, come da previsioni, c’è stata una bellissima giornata di sole, con il caldo che ha anche reso particolarmente gradita la salita in quota. «L’atmosfera era unica – racconta il parroco – attorno alla piazzola c’era tanto verde, e il cielo era limpido. Per arrivare al punto di ritrovo i fedeli hanno fatto diversi percorsi. C’era chi veniva da Pievepelago, o chi partiva dal lago della Ninfa. Finito il pellegrinaggio ci siamo ritrovati tutti per pregare insieme alla presenza di diversi sacerdoti, la polizia provinciale, i carabinieri e il colonnello dell’Aeronautica coi militari. Siamo davvero soddisfatti della celebrazione di quest’anno, che è stata sentita e partecipata – conclude – ci auguriamo che possa essere così anche l’anno prossimo».

Quest’anno la salita sul Cimone ha avuto un significato ancora più particolare perché si celebrano i 20 anni del “Sentiero dell’atmosfera”, un itinerario didattico-ambientale nato nel 2004, che percorre le pendici nord-ovest del Monte Cimone ed introduce ai “segreti” dell’atmosfera e del clima che cambia, grazie ai 14 punti informativi disseminati sul percorso, recentemente rinnovati.

Le origini della tradizione della Madonna della Neve

Una tradizione che viene da molto lontano, precisamente dal 5 agosto del 353.
La leggenda narra che nella notte tra il 4 e il 5 agosto di tale anno la Madonna apparve in sogno al papa Liberio e a una coppia di nobili romani, informando loro che un miracolo avrebbe indicato dove costruire una chiesa. Il giorno dopo in effetti la neve imbiancò il colle dell’Esquilino: questo fu il segnale miracoloso atteso e in tale luogo venne così eretta la chiesa di “Santa Maria ad nives”.
Nei secoli successivi, l’edificio venne poi ricostruito per diventare la basilica di Santa Maria Maggiore, mentre i cristiani continuarono a celebrare il 5 agosto come la festa della Madonna della Neve. Una tradizione che si consolidò e si diffuse, fino ad arrivare al giorno d’oggi, con l’appuntamento immancabile del 5 agosto sul Monte Cimone, sempre molto sentito.