Stellantis cambia idea su Maserati: «Non vendiamo e sarà potenziata»
Il ceo CarlosTavares scrive al sindacato Uilm e, per conoscenza, a John Elkann escludendo un “polo del lusso” con Ferrari: «Puntiamo al mercato di Corea e Giappone»
MODENA. Sul futuro di Maserati è botta e risposta tra il sindacato e Carlos Tavares, amministratore delegato e direttore generale di Stellantis, che nega di voler vendere il Tridente - possibile, secondo Natalie Knight, direttrice finanziaria del Gruppo - e di dare vita al “polo del lusso” con Ferrari. «Lungi dall’avere intenzione di scorporare in qualche modo Maserati da Stellantis, credo e confido che i nostri team altamente qualificati e motivati, insieme allo spirito costruttivo dei nostri partner sindacali, riusciranno a portare a termine l’attuale transizione e a fare di questo splendente marchio un faro di innovazione nei prodotti, eccellenza nel servizio e leadership nella redditività».
Queste le parole di Tavares contenute in una lettera inviata martedì al segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, in risposta alla missiva che quest'ultimo aveva inviato a sua volta il giorno prima al presidente di Stellantis e Ferrari, John Elkann, a proposito del futuro del Tridente. Elkann «ha condiviso con me la lettera che gli avete inviato sul futuro di Maserati. Sono lieto di cogliere questa opportunità per ribadire il deciso impegno di Stellantis al fine di garantire un brillante futuro a Maserati, unico marchio di lusso tra i 14 marchi Stellantis – replica ancora Tavares a Palombella - Dopo alcuni anni di duro lavoro nel mezzo di una delicata transizione la nostra fiducia nel successo di Maserati è assoluta. Essa si basa sul lancio di versioni elettriche dei prodotti esistenti, ma anche sul lancio di nuovi fantastici prodotti, tra cui la MC20, la Granturismo e la Grecale, sia in versione termica che elettrica; per la Grecale, sta per essere lanciata anche una nuova versione ibrida. Infine, sono in preparazione anche i successori della Quattroporte e del Levante», scrive ancora Tavares, sottolineando che «la nostra visione per Maserati e unica: essere e rimanere l’unico marchio di veicoli completamente disegnati, progettati, sviluppati e prodotti in Italia».
Dal punto di vista commerciale, «stiamo facendo grandi passi avanti verso un’ulteriore espansione del marchio a livello internazionale, con il lancio nel mercato del lusso molto attraente della Corea e il consolidamento del nostro posizionamento in Giappone», conclude Tavares.
La lettera a Palombella, inviata per conoscenza da Tavares oltre che ad Elkann, all’amministratore delegato della Maserati, Davide Grasso e ai massimi rappresentanti della direzione risorse umane (Xavier Chereau per il Gruppo e Giuseppe Manca per l’Italia), ha ovviamente provocato una controreplica di Palombella: «Il presidente Elkann e l’ad Tavares hanno risposto celermente alla nostra lettera, dimostrando sensibilità e rispetto verso i lavoratori e le organizzazioni sindacali, scongiurando la cessione del marchio storico. Queste parole – afferma il segretario nazionale della Uilm - le riteniamo positive ma non esaustive, non facendo sparire le nostre preoccupazioni sul futuro di Maserati. Ora rilancio, investimenti e nuovi modelli». Sulle date di presentazione di Quattroporte e Levante Tavares comunque ancora non si esprime ma la conferma di nuove versioni ibride per gli altri modelli sottolinea come la transizione verso l’elettrico anche per Maserati non potrà che affiancarsi ancora per alcuni anni a motorizzazioni più tradizionali.