Stop all’autovelox sulla Modena-Sassuolo: Formigine pronta al ricorso
Sequestri in tutta Italia: a rischio anche quello in tangenziale Carducci all’altezza del cavalcavia di via Nonantolana
MODENA. Oggi sono l’incubo degli automobilisti modenesi, ma, dati alla mano, sono anche strumenti che hanno salvato tante vite in questi anni. Fatto sta che i due autovelox più “multatori” della provincia, ovvero quello collocato sulla tangenziale di Modena, all’altezza dell’uscita 6, e quello installato sulla Modena-Sassuolo, nel territorio di Formigine, sono finiti del mirino di un’inchiesta partita dalla Calabria ed estesa in tutta Italia. E il primo effetto è arrivato già ieri, con il sequestro dell’impianto di Formigine, mentre quello di Modena, che è dello stesso tipo, è a rischio spegnimento, anche se al momento non risultano provvedimenti.
I sequestri
Facendo un passo indietro, ieri la squadra di polizia giudiziaria della sezione di polizia stradale di Cosenza, alla fine di una complessa indagine coordinata dalla Procura locale sulla “non legittimità” del sistema di rilevamento delle violazioni della velocità effettuate con gli impianti “T-Exspeed v 2.0”, ha provveduto a dare esecuzione al decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip del tribunale cosentino. Ma i sequestri, partiti appunto dalla Calabria, si sono estesi in tutta Italia, dal momento che, secondo gli inquirenti, gli accertamenti effettuati hanno consentito di appurare non solo la mancata omologazione, ma anche l’assenza del prototipo del sistema di rilevamento, elementi indispensabili per accertare la legittimità delle violazioni rilevate.
Formigine pensa al ricorso
Un’indagine arrivata fino al Modenese, dal momento che gli stessi apparecchi sono installati nei Comuni di Modena e Formigine: sono appunto il velox collocato in tangenziale, all’altezza della Crocetta, e quelli che formano il sistema “tutor” sulla Modena-Sassuolo. Ed è proprio qui, nel territorio formiginese, che è avvenuto il sequestro dell’impianto, che ieri è stato spento. Una decisione che ha portato il Comune di Formigine a prendere atto «di quanto ipotizzato dalla magistratura in sede di decreto di sequestro preventivo avente ad oggetto il sistema automatico di rilevamento della velocità media installato sulla tangenziale Modena-Sassuolo in entrambi i sensi di marcia, oltre ad altri numerosi dispositivi in diversi comuni italiani». Il Comune fa quindi sapere di «aver già dato esecuzione al decreto mediante temporaneo spegnimento del sistema. Nel ribadire l’assoluta estraneità dell’amministrazione comunale rispetto a fatti che vedono la stessa quale parte lesa, il Comune di Formigine intende attestare, anche in quest’occasione, massima fiducia nell’operato della magistratura. Peraltro, abbiamo già preso contatti con le altre amministrazioni comunali interessate per valutare le più opportune azioni a tutela degli interessi lesi. Ciò anche nell’ottica di ripristinare quanto prima la funzionalità di un sistema che, da quando esiste, ha saputo ridurre l’incidentalità stradale nello specifico tratto interessato in misura davvero significativa, portando a zero una media di 38 incidenti all’anno».
A Modena apparecchio acceso
E a Modena? Al momento al Comune non sono stati comunicati provvedimenti per il velox installato in tangenziale, che è però a forte rischio. «L’unica strumentazione di rilevazione di velocità del tipo “T-Exspeed v2.0” in dotazione al Comune - fa sapere l’amministrazione - è collocata sulla tangenziale Carducci, all’altezza dell’uscita 6. L’apparecchio, di proprietà del Comune e sottoposto a periodiche tarature e verifiche, non è stato sottoposto ad alcun provvedimento giudiziario».