Modena, «Una notte senza ambulanze. Erano impegnate a Bologna»
Platis: «A inizio luglio mezzi utilizzati per trasporti secondari»
MODENA. «In una notte di inizio luglio sono state messe in evidenza le gravi carenze del sistema di emergenza urgenza della città di Modena», ad affermarlo Antonio Platis di Forza Italia.
Due ambulanze 118, destinate ai servizi di emergenza della città, sono state dirottate verso Bologna per effettuare trasporti secondari tra ospedali, lasciando Modena priva di mezzi disponibili per le emergenze locali. Questa situazione ha fatto sì che i 185mila abitanti di Modena fossero esposti a rischi enormi in caso di emergenze multiple.
Il capogruppo di Forza Italia in provincia ha sottolineato come il trasferimento delle ambulanze abbia drasticamente ridotto la capacità di risposta della città.
La riflessione
«Sebbene altre risorse, come l’ambulanza di Nonantola ad esempio, avrebbero potuto intervenire in caso di più emergenze, questo episodio ha dimostrato quanto sia rischiosa questa situazione», ha dichiarato Platis. Ed effettivamente, questa grave carenza di ambulanze e l’inefficacia dei Cau rappresentano un campanello d’allarme per la gestione del sistema sanitario secondo il forzista.
«I dati forniti dall’Ausl rivelano una situazione ancora più allarmante. I centri di assistenza urgenza (Cau), che avrebbero dovuto alleviare la pressione sui pronto soccorso, hanno invece provocato un incremento significativo degli accessi per codici a bassa intensità. Il confronto tra i mesi di maggio e giugno del 2023 e del 2024 mostra un aumento del 17,69% degli accessi totali, passando da 47.970 a 56.457. Le strutture di pronto soccorso di Modena, Carpi, Vignola, Sassuolo, Mirandola e Pavullo hanno registrato solo un lieve aumento degli accessi, mentre i punti di primo intervento (Ppi) di Finale Emilia, Castelfranco e Fanano hanno visto anche loro ulteriori incrementi. In particolare, i nuovi Cau di Modena e Carpi, attivi solo dal 2024, hanno contribuito notevolmente a questo aumento, con 2.426 e 3.477 accessi rispettivamente».
Secondo Platis «la situazione è palese.- I pronto soccorso non sono stati alleggeriti, anzi, l’Ausl ha sottratto risorse umane e finanziarie per creare una sovrastruttura inefficace. Come avevamo detto in passato, i Cau funzionano solo se adiacenti ai pronto soccorso, e non come nei casi di quelli di Finale Emilia, Castelfranco e Fanano».
Pare necessario, dunque, rivedere le strategie di allocazione delle risorse per garantire un servizio adeguato e tempestivo, evitando che situazioni simili possano mettere nuovamente a rischio la popolazione, è la chiosa del rappresentante di Forza Italia.