Gazzetta di Modena

Modena

Appennino Green
Appennino Green

Un potabilizzatore sul rio Ghiare contro la siccità

Un potabilizzatore sul rio Ghiare contro la siccità

Presto entrerà in funzione un nuovo impianto fondamentale per il futuro 

3 MINUTI DI LETTURA





MODENA. Un piano strategico contro la siccità, con l’obiettivo di garantire acqua all’Appennino e, allo stesso tempo, di gestire al meglio la risorsa evitando sprechi. Anche le zone montane, infatti, d’estate fanno i conti con la siccità che di questi tempi, complice il cambiamento climatico, è insieme al fenomeno opposto, ovvero le piogge torrenziali, un problema a cui guardare con lungimiranza.
È questo uno degli impegni del Gruppo Hera, che gestisce il servizio idrico nella maggior parte dei comuni della nostra montagna e che, negli ultimi anni, ha portato avanti importanti investimenti per interconnettere le reti idriche di pianura e Appennino: il sistema interconnesso consente infatti di regolare l’alimentazione delle varie aree utilizzando più risorse, ovvero i pozzi di pianura, le sorgenti montane e i corsi d’acqua superficiali, a seconda delle disponibilità. Portare l’acqua dalla pianura alla montagna non è però l’unica soluzione per fare fronte ai periodi siccitosi che colpiscono sempre più frequentemente anche l’Appennino: la multiutility, infatti, punta sulle ‘riserve’ superficiali, torrenti minori da cui prelevare modeste quantità di acqua, ma solo in caso di siccità prolungata.

Le spiegazioni
«Quando viene a mancare l’acqua di sorgente, e anche le interconnessioni non sono sufficienti a distribuire acqua in montagna – spiega Emanuele Galloni, Responsabile del Servizio idrico della provincia di Modena - per fare fronte all’emergenza idrica nelle aree montane è infatti possibile prelevare la risorsa da corpi superficiali come i piccoli torrenti».
In questo contesto si inserisce la realizzazione del potabilizzatore del rio Ghiare, a Riolunato: l’impianto, che salvo imprevisti sarà completato entro settembre, sarà connesso all’acquedotto del Dragone servendo anche Sestola e Montecreto. «Ringrazio il Comune di Riolunato che ha collaborato attivamente al progetto, che rappresenta un’alternativa fondamentale di rifornimento idrico per migliaia di cittadini – spiega lo stesso Galloni - Il nuovo potabilizzatore, infatti, permetterà, nei periodi di maggiore siccità, ma anche per esempio in caso di guasti, di avere una fonte di approvvigionamento in più garantendo, quindi, un servizio più performante per famiglie e attività della zona».

Il potabilizzatore
Non solo, il progetto di impiego delle acque di derivazione superficiale contempla anche il potenziamento dello storico potabilizzatore sullo Scoltenna, a Pavullo: «I lavori prevedono la realizzazione di due nuove linee di filtrazione che saranno completate il prossimo anno».
«Per tutelare una risorsa preziosa come l’acqua - conclude il Responsabile del Servizio idrico modenese – il Gruppo Hera monitora costantemente gli impianti e le reti per consentire, attraverso sistemi e algoritmi, di individuare possibili perdite idriche, e punta da tempo sulla manutenzione predittiva che, grazie al supporto dell’intelligenza artificiale, consente di individuare i punti a maggior rischio di rottura, così da pianificare meglio gli interventi necessari sulla pluralità di reti gestite. In questo modo, le perdite idriche sul territorio servito dalla multiutility sono la metà della media italiana: 8,1 mc per chilometro al giorno contro i 17,9».