"Natura fragile", ecco il festival teatrale capace di inventare
Il progetto unisce con l’arte gli spazi quotidiani tra parchi, negozi e strade del nostro territorio
MODENA. Canto, mito e sogni. Ecco il festival “Natura fragile”, la tranche estiva del progetto teatrale portato avanti instancabilmente dall’associazione culturale InStabile 19, che per tutto l’anno coinvolge le comunità di Modena e provincia negli spazi del quotidiano, tra parchi, negozi e strade. Insomma “reinventare i luoghi grazie alle costruzioni sceniche e alla generosa follia di artisti e pubblico” nelle parole di Riccardo Palmieri, direttore artistico di InStabile 19.
Quest’anno il disegno è stato tratteggiato a due mani, in collaborazione con il teatro comunale Luciano Pavarotti di Modena, con l’intento di far uscire l’opera colta dai ridotti e dai confini del centro storico.
A Montecreto
Il 27 luglio ci si ritroverà tutti al Bar Sport di Montecreto per il trekking musicale “Bach - concert in the green”, che inaugurerà il festival in due turni, alle 8.30 e 9.30, mentre il 28 luglio alle 19 sarà la volta di “Short Stories/Gershwin Suite”, tra gli alberi secolari del Parco dei castagni di Montecreto; lo spettacolo verrà replicato anche il 29 luglio alle 19 alla Corte mancante di Fanano rendendo il festival sempre più itinerante e unico nel suo genere.
Gli appuntamenti
Il 7 agosto alle 21 Cajka Teatro porterà in scena la storia dell’iconica ginnasta Nadia Comaneci, raccontata in una performance delicata e poetica dove il violino accompagna la parola in “Nadia sotto la neve” a Riolunato, mentre l’11 agosto prenderà vita “Montecreto racconta”, festa del racconto e della lettura dedicato a famiglie e bambini di ogni età, il cui programma è in via di definizione.
Tutti gli altri eventi si svolgeranno al Parco dei castagni di Montecreto: il primo appuntamento è un dramma giocoso che si dipana tra equivoci, inganni e tragicomica beffa, “La scuola degli amanti”, azione scenico-musicale tratta dall’opera “Così fan tutte” di Mozart nel tentativo di trapiantare l’opera lirica ad alta quota, il 30 luglio alle 21.00, passando per lo spettacolo di narrazione per bambini e famiglie “Canti conti mitici racconti”, l’1, il 5 e il 9 agosto alle 17, fino ad “Amleto, Solo con Chitarra” di Sted-Teatro, il 2 agosto alle 21.00. Il 3 agosto alle 21 una partita di scacchi tra l’amore e la morte si trasforma in una visione onirica tra ragione e follia in “Geppetto 201” della compagnia Dimitri/Canessa, il 5 agosto alle 19 il gruppo Piccoli idilli sarà la voce d’Africa tra musica e danza tradizionale in “La voce del griot”, e il 7 agosto alle 19 verranno restituiti i frutti del laboratorio “UrbanLab”, il progetto di esplorazione di sè tramite movimento e contaminazioni con musica dal vivo ideato e condotto da Elisa Balugani. Si riscoprirà il teatro nell’accezione greca, come linea verticale che unisce il basso e l’alto, con l’artista che fa da mediatore tra noi e il cielo, in “Cassandra” di e con Federica Bognetti, il 9 agosto alle 19.00, per poi chiudere con “Innesti - silenziose epifanie nella natura”, uno spettacolo che renderà protagonisti uomini e donne di ogni età, dai bambini ai vecchissimi, il 10 agosto alle 18.
Natura al centro
Piccoli e grandi intraprenderanno un viaggio alla ricerca dell’altro attraverso dialoghi fatti di gesti e sguardi, il prato diverrà un palcoscenico e le vite degli abitanti dell’Appennino saranno i soggetti teatrali. Ci si interrogherà sul significato della parola “natura”, tra presenze e visioni, quadri di animali selvatici e addomesticati.
Un programma di altissima qualità che porterà ancora una volta in Appennino una serie di eventi di spessore capaci di coinvolgere le comunità e renderle ancora più uniche nel loro contesto naturale, valorizzando il territorio nella sua più intima specificità.