Addio a Marino Cini, maestro di nuoto di tutti i carpigiani
Morto a 70 anni l'ex responsabile del gruppo corsi del Centro sportivo italiano e poi dell’agonistica Csi Carpi. Il ricordo: «Una passione infinita, ci mancherà»
CARPI. All’inaugurazione della vecchia piscina comunale, lui era lì, in prima fila: correva l’anno 1974 e il calendario segnava l’8 luglio. Ed era lì anche quando è stata demolita. Sembra passata un’era, è vero, ma ancora oggi non c’è un carpigiano che non si ricordi di Marino Cini. Marino era il nuoto, era l’insegnante di tutti: un mentore per almeno quattro generazioni di carpigiani.
Si è spento sabato sera, a 70 anni, creando un vuoto che difficilmente verrà colmato. Lo dimostrano i tantissimi messaggi di cordoglio che centinaia di amici ed ex allievi hanno voluto dedicargli: da tutti, emerge la sua sconfinata passione per il nuoto e per l’insegnamento. Una passione che Cini – è stato responsabile del gruppo corsi del Centro sportivo italiano e poi dell’agonistica Csi nuoto Carpi – ha dimostrato ogni giorno, per oltre quarant’anni: «Ho cresciuto tante promesse del nuoto: sono più di 1100 i ragazzi che hanno partecipato all’attività agonistica insieme a me – raccontava lo stesso Cini in un’intervista alla Gazzetta del novembre 2020 – E sono stato l’unico a lavorare nella piscina comunale di Carpi dalla nascita fino alla sua demolizione».
Tra i tanti messaggi di cordoglio, ecco quello del carpigiano Lorenzo Benatti, che con Cini ha condiviso tanti anni tra allenamenti e gare in piscina arrivando fino al titolo di campione italiano: «Marino è stato ed è un’istituzione a Carpi. La sua scomparsa ha colpito tutta Carpi e non solo. Un uomo che amava il nuoto, amava quello che faceva e trasmetteva quell’amore, quella passione, ai suoi allievi e a tutte le persone che lavoravano con lui. Leggere tanti messaggi di chi lo ricorda con amore e stima, è davvero ammirevole, ma non una sorpresa. Lui era questo: una persona speciale. Ho avuto la fortuna di vivere Marino come allenatore, come mentore, come padre e come amico. Non posso che ritenermi estremamente grato per questo, perché mi ha potuto insegnare valori di vita fondamentali. Gli devo tutto».
Come Benatti, anche Daniela Meletti, direttrice dell’impianto natatorio per quindici anni, ha voluto ricordare Cini: «Ho iniziato la mia attività come direttrice nel 2001 ed è iniziata la nostra collaborazione. Marino era un uomo sempre disponibile, spesso discutevamo perché lui, da esperto di nuoto, faticava ad accettare le mie opinioni non dettate da esperienza. Con il tempo, abbiamo imparato a capirci e la nostra collaborazione ha fatto sì che il nuoto aprisse le porte anche agli anziani. Non solo, abbiamo anche iniziato ad aprire l’impianto fin dalle prime ore del mattino. Credo – conclude – che almeno quattro generazioni di carpigiani debbano a Marino l’amore per la piscina: era una persona grande e umile, mancherà a tanti».l