Spaventoso incendio a Mirandola, capannone della Spectrum distrutto
Tanta paura ma nessun ferito né intossicato. Residenti invitati a tenere chiuse le finestre, le prime analisi di Arpae e Ausl non hanno registrato criticità all’aria. Caterina Turrisi, cofondatrice dell’azienda: «Non resta più nulla». Il sindaco Letizia Budri: «La mia solidarietà, grazie ai soccorritori»
MIRANDOLA. Tanto spavento, un capannone industriale ridotto a carcassa ma fortunatamente nessuna persona ferita né intossicata.
È il bilancio dell’incendio spaventoso divampato nel primo pomeriggio di ieri, poco dopo le 14.30, in via di Mezzo a San Giacomo Roncole, in uno degli stabilimenti dell’azienda biomedicale Spectrum Medical.
I mezzi in campo
Quando le fiamme hanno velocemente avvolto l’intero capannone e una nuvola nera, sempre più grande, si è levata in cielo, la paura si è fatta palpabile e i residenti hanno temuto il peggio. Se questo non si è verificato grande merito va alla macchina dei soccorsi che si è subito messa in moto, guidata dai vigili del fuoco: sul posto sono giunte 5 squadre da Mirandola, San Felice, Finale, Carpi e Modena con dieci automezzi e un totale di 25 pompieri che si sono subito messi all’opera per contenere le fiamme. In meno di due ore, il grosso dell’incendio era già stato spento, per poi essere definitivamente domato intorno alle 18.
Polizia di Stato, carabinieri e polizia locale di Mirandola hanno supportato il grande lavoro dei vigili del fuoco mettendo in sicurezza l’area, con la chiusura al traffico delle vie limitrofe e l’appello ai residenti, lanciato anche dal Comune, di non recarsi nei pressi della zona in cui era in corso l’intervento e soprattutto di tenere chiuse le finestre. Sul posto anche Croce Blu e 118, pronti a soccorrere eventuali persone all’interno del capannone (che fortunatamente era vuoto) o intossicati.
Le azioni del sindaco
Il sindaco di Mirandola, Letizia Budri, è rimasta costantemente in contatto con la macchina dei soccorsi e con i tecnici di Arpae, dopo averne richiesto l’intervento per monitorare la qualità dell’aria.
Al termine delle operazioni di spegnimento dell’incendio, del capannone non restava più nulla se non la struttura esterna: tutto distrutto il materiale all’interno, con danni ingenti che solo nelle prossime ore potranno essere quantificati con esattezza. «È andato tutto distrutto – ha commentato con amarezza Caterina Turrisi, cofondatrice e Cto (direttore tecnico) di Spectrum Medical, subito accorsa sul posto –. Questo è uno dei nostri cinque stabilimenti, fortunatamente una sede non produttiva ma al cui interno avevamo un laboratorio microbiologico, attività di service sulle apparecchiature cuore-polmone e una parte di officina meccanica».
«L’unico sollievo del pomeriggio è sapere che non sono state coinvolte persone nell’incendio e non risultano accessi al Pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria Bianca», ha dichiarato il sindaco Letizia Budri, esprimendo «massima solidarietà all’azienda e ai lavoratori di questa importante realtà del nostro distretto biomedicale» e auspicando, «che possa riprendere quanto prima l’attività», prima di rivolgere un ringraziamento a vigili del fuoco, polizia locale, forze dell’ordine, Croce Blu e 118.
Le analisi sull’aria
In attesa di accertare con esattezza cosa abbia originato il rogo, partito dal tetto che poi è crollato, in serata sono arrivati gli esiti delle prime analisi sulla qualità dell’aria. «I referenti del dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl e i tecnici di Arpae – ha spiegato il Comune di Mirandola – non hanno rilevato pericoli imminenti per la salute pubblica della cittadinanza. Sono stati installati radielli in prossimità dell’inizio delle zone residenziali (rilevatori passivi per il rilievo di composti organici volatili e aldeidi) e un campionatore ad alto volume per le diossine (Ipa, Pcdd e Pcdf) che sarà attivo per 24 ore in corrispondenza della scuola dell’infanzia Montessori di San Giacomo Roncole, attualmente chiusa in quanto le attività di centro estivo sono centralizzate presso viale Gramsci. Le condizioni metereologiche della giornata hanno favorito una dispersione dei fumi evitando punti di ricaduta e relative problematiche».
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