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Il riconoscimento

La modenese Irene Boni tra le 100 donne leader più influenti: Forbes la incorona

di Giovanni Medici
La modenese Irene Boni tra le 100 donne leader più influenti: Forbes la incorona

Nata a Sassuolo, ha 43 anni ed è amministratrice delegata di Talent Garden dal 2021, dove coordina un team di oltre 250 persone in 9 Paesi: è lei la protagonista della copertina dell'illustre rivista

18 luglio 2024
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MODENA. Irene Boni, amministratrice delegata Global di Talent Garden dal 2021, è tra le 100 donne leader vincenti secondo Forbes Italia, edizione nazionale del magazine di cultura economica più famoso al mondo. Sulla copertina del numero di luglio c’è proprio lei, che guida la principale piattaforma in Europa per l’educazione e la formazione a supporto delle aziende.

Coordina un team di oltre 250 persone in 9 paesi, con l'obiettivo di far crescere una delle aziende più innovative e dinamiche del mondo della formazione digitale. Nata a Sassuolo nel 1981, quattro figli di cui il più grande ha 8 anni, si è diplomata al Liceo Classico e ha seguito i corsi della Facoltà di Economia di Bologna.

Per poi prendere un Master in Business Administration alla Columbia University di New York. Boni ha iniziato la sua carriera in Procter & Gamble e McKinsey, poi è passata a Yoox ed è arrivata in Talent Garden a Milano. Consigliere d’amministrazione indipendente in Safilo e in Edizione, holding della famiglia Benetton, dal luglio 2023 è anche nel cda di Fondazione Ago a Modena.

«Non penso che le quote rosa siano la soluzione, penso che siano parte della soluzione. È come imparare ad andare in bicicletta: ai bambini si mettono le rotelle – ha spiegato a Forbes – per trovare equilibrio e consapevolezza, prima di lasciarli pedalare. La normativa è come le rotelle che aiutano l’organizzazione a liberarsi da ogni pregiudizio». La chiave per imparare a usare la bicicletta al meglio, secondo Boni, è la formazione. «Bisogna fare formazione ai dirigenti, facendo comprendere cosa viene a mancare quando non c’è spazio per la diversità. Bisogna fare campagne di sensibilizzazione contro le differenze di genere. E ancora, bisogna aiutare le donne a valorizzarsi, cosa che spesso, a causa del retaggio culturale, non viene naturale». Talent Garden ha lanciato la prima Artificial Intelligence Academy europea, che offre corsi di formazione generalisti e specializzati sull’IA.

«Credo che il cambiamento tecnologico e di contesto sia talmente veloce che è impossibile, per chi è in posizioni di responsabilità, avere il set informativo ottimale per prendere decisioni. Se lo avessimo, saremmo troppo lenti. La soluzione – prosegue Boni nella sua intervista di copertina a Forbes – è affidarsi alle persone che hanno la competenza di dettaglio sul particolare ambito, dare loro le informazioni di contesto e avere fiducia nelle decisioni che prendono, valorizzando la loro passioni».

E anche le nuove metodologie di lavoro in smart working post pandemia vanno studiate bene dalle aziende, convincendo ad esempio chi ha iniziato a casa a venire in ufficio. Nel maggio scorso ha partecipato ad un convegno nell’ambito del Motor Valley Fest spiegando che «le aziende dell’automotive devono essere molto attente all’innovazione ed essere capaci di prendersi dei rischi come fanno le grandi imprese digitali, dando ad esempio posizioni di responsabilità a ragazzi molto giovani». Irene Boni è una delle investitrici di Angels4Women, associazione composta da persone che vogliono investire in startup al femminile ad elevato potenziale di crescita. Appassionata di greco antico vorrebbe fare oggi un corso di coding, per la programmazione informatica.