Neonato caraibico salvato grazie al Colibrì di Medolla
Il sistema della Eurosets ha tenuto in vita per cinque giorni il bambino, poi guarito completamente
Un neonato caraibico è stato salvato grazie a un dispositivo prodotto a Medolla. Il sistema Colibrì, prodotto da Eurosets, è stato determinante per il salvataggio per un bambino di un mese e mezzo, originario dell’isola della Guadalupa.
Il salvataggio
Il bimbo non riusciva a respirare da solo per un’infezione virale, che ha prodotto un’insufficienza cardiaca. La situazione richiedeva un trasferimento immediato verso l’ospedale universitario Chu sull’isola della Martinica (Antille Francesi). Le condizioni instabili del neonato non permettevano però il trasferimento.
Il rianimatore pediatrico Xavier Beretta-Piccoli e il responsabile della cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale, Fabio Cuttone, hanno fatto spostare la squadra nella Guadalupa. Il neonato è stato collegato per cinque giorni al Colibrì, che ha svolto la funzione meccanica del cuore e dei polmoni in attesa che riprendessero a funzionare normalmente. Dopo il ricovero alla Rianimazione pediatrica del Chu, il bambino è stato dimesso dopo quindici giorni.
«Grande soddisfazione»
«Ringrazio l’ospedale di Martinica, Eurosets, la CTM (Comunità Territoriale della Martinica) e il progetto React-EU (Recovery assistance for cohesion and the territories of Europe – programma europeo di stanziamento fondi a supporto di progetti, tra cui iniziative in ambito sanitario – sia Guadalupa che Martinica sono «regioni ultraperiferiche» della Francia e dunque sotto l’Unione Europea) per aver consentito la realizzazione di questa rete di supporto, che regala finalmente ai bambini dell’arcipelago caraibico una strategia di salvataggio con tecnologia all’avanguardia», ha detto Cuttone.
«È per noi una grande soddisfazione avere contribuito al successo di questo caso unico nel suo genere. Colibrì è il più leggero dispositivo salvavita, in grado di sostituire temporaneamente la funzione cardiaca e polmonare ed è l’unico sistema trasportabile di ultima generazione completamente progettato anche per neonati e bambini, grazie al lavoro di un team di ingegneri italiani», ha dichiarato Antonio Petralia, vicepresidente esecutivo e amministratore delegato di Eurosets.
Il sistema
Si tratta di uno dei primi impianti di sistema trasportabile di ultima generazione completamente progettato anche per neonati e bambini. L’UMAC 972 (unità mobile d’assistenza circolatoria), il team costituito da rianimatore, cardiochirurgo e tecnico perfusionista dell’Ospedale Universitario della Martinica, unico nell’arcipelago caraibico per competenze e pregressa esperienza, è stato pioniere e protagonista del successo di questo caso.
Oltre che sui pazienti in età pediatrica e neonatale, il dispositivo può essere utilizzato anche su pazienti adulti. La tecnologia è indicata per diverse applicazioni terapeutiche, tra cui la rianimazione cardiopolmonare extracorporea (E-CPR) in caso di arresto cardiaco, l’ossigenazione extracorporea a membrana (ECMO), il supporto circolatorio meccanico (MCS) e nelle polmoniti gravi in cui il paziente non trova giovamento attraverso l’uso del ventilatore polmonare.
Dotato di una pompa centrifuga a levitazione magnetica e di un dispositivo in grado di ossigenare artificialmente il sangue, Colibrì, grazie alla sua ergonomia, è ideale in tutti gli scenari in cui la trasportabilità intra ed extra-ospedaliera sono determinanti, comprese le operazioni di soccorso più estreme come nel caso di un trasporto per via aerea, scenario assai frequente nella regione caraibica.