Gazzetta di Modena

Modena

Sanità

Esami e terapie, così la farmacia diventa un piccolo ambulatorio

Esami e terapie, così la farmacia diventa un piccolo ambulatorio

A Modena e in Emilia Romagna si potrà fare un elettrocardiogramma ma anche gestire le cure personalizzate

16 luglio 2024
3 MINUTI DI LETTURA





MODENA. Una farmacia che è sempre più presidio per il territorio e punto di riferimento per il cittadino: quando ha bisogno di fare un elettrocardiogramma, quando deve gestire le terapie per le malattie croniche, quando deve prendere gli antibiotici. E il futuro la vedrà protagonista anche nella telemedicina, servizio importante specialmente nei territori più fragili e lontani dai centri urbani.

A questo obiettivo guarda il provvedimento voluto dalla Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, che assegna alle Aziende sanitarie di tutto il territorio tre milioni di euro – a Modena ne arriveranno poco più di 450mila – per finanziare le prestazioni e le funzioni assistenziali erogate dalle farmacie per conto del Servizio sanitario regionale. Un impegno economico che fa seguito al protocollo sottoscritto nell’estate del 2023 tra la Regione e le associazioni di categoria delle farmacie convenzionate (Assofarm, Federfarma, Farmacieunite e Ascomfarma), volto a valorizzare il ruolo del farmacista e a consentirgli di offrire una serie di attività condivise con gli altri professionisti sanitari.

I contenuti del progetto sono stati illustrati ieri in conferenza stampa dall’assessore alle Politiche per la salute Raffaele Donini, con i rappresentanti delle associazioni di categoria delle farmacie convenzionate: Achille Gallina Toschi, presidente Federfarma Emilia-Romagna, Carlo Bergamini, direttore Assofarm Emilia-Romagna e Stefano Ferretti, presidente Farmacieunite Emilia-Romagna.

«Con i 3 milioni di euro che abbiamo deciso di assegnare a questo progetto vogliamo rendere sempre più le farmacie convenzionate un importante punto di accesso del cittadino al Servizio sanitario regionale, grazie al rapporto fiduciario con i farmacisti e alla vicinanza delle strutture rispetto al domicilio dei cittadini- commenta Donini-. Le farmacie da tempo erogano importanti servizi sanitari, basti pensare alle vaccinazioni, ora facciamo un ulteriore passo avanti per dare alla comunità ulteriori servizi e per rafforzare e valorizzare il ruolo delle farmacie e dei professionisti che ci lavorano».

Le prime attività al via

Le farmacie si attiveranno subito per fornire, se già non lo fanno, attività cardiologiche per pazienti a bassa complessità: ovviamente questi servizi saranno svolti in accordo con la rete cardiologica regionale. Sarà sempre più facile ricorrere alle farmacie per chi ha bisogno, per esempio, di un elettrocardiogramma (Ecg) o di una misurazione per 24 ore della funzionalità cardiaca o della pressione arteriosa tramite holter.

Le risorse

Le risorse, esattamente 2.995.160 euro, provengono da una voce specifica del Fondo sanitario nazionale prevista per attualizzare la legge 153 del 2009. Questa norma fu approvata con lo scopo di integrare la rete delle farmacie nell’ambito delle attività del Servizio sanitario nazionale, sulla base di nuove funzioni assistenziali erogate. Le risorse rappresentano il 70% della quota complessiva stanziata per la Regione Emilia-Romagna per il primo biennio: il restante 30% sarà conferito dal ministero della Salute a conclusione degli interventi, portando la cifra complessiva disponibile a 4,3 milioni di euro.

Detto dei 450mila euro in arrivo all’azienda sanitaria modenese, i restanti due milioni e mezzo verranno suddivisi tra Piacenza, Reggio, Parma, Bologna, Imola, Ferrara e Romagna.