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Carpi, la rabbia del fotografo derubato: «Via 6mila euro di attrezzatura»

di Gabriele Canovi
Carpi, la rabbia del fotografo derubato: «Via 6mila euro di attrezzatura»

Aveva parcheggiato l’auto nel piazzale di via delle Magliaie

14 luglio 2024
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Dentro l’auto aveva un pezzo importante della sua vita: documenti, portafogli ma soprattutto l’attrezzatura che utilizza per lavorare, quindi computer portatili, microfoni e macchine fotografiche per un valore complessivo che supera i seimila euro. Tutto sparito, svanito nel nulla. O meglio, tutto rubato da alcuni malviventi che prima hanno rotto il finestrino dell’auto e poi sono fuggiti con la refurtiva senza lasciare tracce.

I fatti

Lui, la vittima di questo colpo, si chiama Carlo Montalvo, consulente marketing con un passato da fotografo professionista, e la sera del 4 luglio scorso aveva parcheggiato la sua auto, una Jeep Avenger grigia, nel piazzale di via delle Magliaie. Siamo di fronte alla tangenziale Bruno Losi, nell’area che ospita attività e ristoranti e che è stata ribattezzata “la zona dei fast food”.

«Era ben nascosta»

«Venivo da una giornata lunghissima in cui avevo percorso 600 chilometri in auto – racconta Montalvo – e non avrei potuto portare tutta l’attrezzatura dentro al ristorante, così ho deciso di lasciarla nel bagagliaio, ben nascosta. Avevo parcheggiato davanti al ristorante RoadHouse ed è stata la mia compagna ad accorgersi del furto».

«Tutto in un quarto d’ora»

Erano circa le 23 quando ha notato che il vetro posteriore destro, lato passeggero, era stato infranto e il bagagliaio aperto: «Tutto è successo in un quarto d’ora, tra le 22.45 e le 23. I ladri hanno fatto sparire tutto, ma proprio tutto – prosegue amareggiato il professionista modenese – Nello specifico, un costoso computer MacBook Pro M1 pro 14 dell’Apple, due microfoni di marca DjI, i portafogli, tutti i documenti, due macchine fotografiche della Fujifilm (modello XT4 e modello 16/50 f2.8), una flash della Godox e i tre zaini: uno blu in pelle della Piquadro, una tracolla Messenger Peak Design e uno rosso».

La rabbia, per Montalvo, è enorme: «Con questa attrezzatura ci lavoro, o meglio: ci lavoravo – sottolinea amaro – è così importante per me che sono disposto a pagare la metà del valore di mercato degli oggetti rubati a chiunque mi dia informazioni sul furto o mi aiuti a recuperare la refurtiva».

Indaga la Polizia

Nel frattempo, Montalvo ha sporto denuncia in Questura e la polizia di Stato ha dato il via alle indagini: «La speranza è che le telecamere possano aiutare le forze dell’ordine – conclude – Appena successo il fatto, le cameriere del RoadHouse mi hanno espresso il loro dispiacere aggiungendo che è già successo altre volte. Anche alla luce di questi precedenti, credo serva mettere in guardia i cittadini che lasciano l’auto in sosta nel parcheggio in questione così da evitare che si verifichino altri furti. Servirebbe anche prendere provvedimenti, come telecamere e vigilanza, per garantire la sicurezza dei tanti carpigiani, e non, che frequentano l’area».

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