A Zocca, cercando Vasco: «Qui è estate quando c’è lui». Ristoranti, negozi e bar sono pieni: ci sono fan che si fermano per settimane
L’assedio pacifico di centinaia di persone ogni giorno: il viaggio nel paese del rocker
ZOCCA. A Zocca, sull’Appennino modenese, c’è una data che tutti aspettano con ansia. E che per il paese è un po’ come il tasto di accensione dell’estate. Solitamente il giorno non si discosta molto dal primo luglio e coincide, ovviamente, con il ritorno del cittadino numero uno: Vasco Rossi. È prassi consolidata la vacanza del Kom nel paese natale al termine di ogni tour, soggiorno che negli ultimi anni è sempre aumentato e ormai si protrae quasi fino a Ferragosto.
Un “effetto Vasco” fa mettere il turbo a Zocca: nei giorni feriali sono almeno duecento i fan che assediano pacificamente prima la villa di Verucchia, località poco distante dal capoluogo, e poi il bar Bibap, i due luoghi culto per chi le canzoni del rocker ce le ha tatuate addosso. Mentre nel fine settimana i numeri salgono abbondantemente e si sfiora il migliaio. Moltiplicateli per quaranta giorni abbondanti e comprenderete facilmente cosa significa per un paesino di neanche 5mila anime annoverare tra i propri “villeggianti” la rockstar italiana per eccellenza. L’indotto milionario fa bene e non poco.
L’onda travolgente
Gli amanti del rocker arrivano da ogni parte d’Italia ma non solo, c’è chi varca anche i confini nazionali e si fa centinaia di chilometri per venire a Zocca, come Sara e Manuela residenti in Svizzera, nel Canton Ticino. «Per Vasco questo e altro – raccontano poco prima dell’uscita del Kom al bar Bibap –, speriamo di poterci fare una foto e magari di ottenere anche un autografo. Questa sera pernottiamo all’hotel ristorante Panoramic, sappiamo che lui è un cliente abituale anche se pare questa sera non cenerà lì... ma la speranza è l’ultima a morire». Da Chiusi, provincia di Siena, ecco Roberta, Francesco e la loro figlia Glenda, una giovane famiglia all’inizio del tour emiliano romagnolo. Prima tappa? Ovviamente Zocca, per salutare il loro idolo. «Siamo venuti a Zocca in giornata, abbiamo visto il Blasco stamattina e ora facciamo la doppietta qui al Bibap – raccontano –. Volevamo venirlo a trovare, così abbiamo pensato di farci un bel giretto in Emilia-Romagna. Poi muoveremo in direzione riviera romagnola per un po’ di mare. Abbiamo assaggiato le crescentine e altre specialità locali che non conoscevamo… devo dire che ci sono piaciute molto».
C’è anche chi di strada ne ha fatta un po’ meno, è questo il caso di Giulio e Irma da Savignano, in provincia di Modena: «Siamo originari di Valona, in Albania. Ora viviamo qua e siamo diventati fan sfegatati di Vasco, ci piace molto. Ora lo aspettiamo per fare la foto, è sempre molto disponibile».
Il paese ringrazia
Prosegue la collaborazione tra l’amministrazione comunale e l’entourage di Vasco, culminata quest’anno con Zocca Paese della Musica, festival musicale per giovani emergenti: in palio la possibilità di aprire i concerti di Vasco a Milano e Bari.
«L’estate da noi inizia quando arriva lui – spiega il sindaco di Zocca Federico Ropa –. Tante persone programmano le vacanze, addirittura la propria vita in base al loro beniamino. C’è chi si ferma a Zocca anche per settimane. È l’unico in Italia ad avere un seguito del genere e quest’anno sta andando molto bene. L’indotto? Dare numeri è difficile, ma basta guardare il paese per rendersene conto. Ristoranti, bar e negozi sono pieni di fan, li riconosci subito. Grazie al Blasco, Zocca è conosciuta in tutta la Penisola, ti riconoscono tutti ovunque vai ed è bello essere anche il loro sindaco. Quest’anno c’è un’emozione particolare visto il tour strepitoso, sette concerti a San Siro nessuno potrà eguagliarli. Zocca era con lui sul palco grazie anche agli artisti emergenti che hanno vinto il Zocca Paese della Musica Festival e hanno potuto aprire i concerti come premio».
«Con Vasco e il suo entourage – prosegue Ropa – c’è grande condivisione, lui è molto attento e dimostra quando ci tenga al suo paese. Come amministrazione questo può solo farci piacere e per il suo arrivo abbiamo pensato a una sorpresa: una gigantografia posta sulle scuole elementari, nella piazza del paese. Oltre all’intitolazione del teatro (ora teatro Il Blasco, ndr) e ad alcune installazioni in suo onore anche nel municipio. Non manca, come ogni anno, il piano per la sicurezza e la viabilità, viste le centinaia di persone che si assembrano sia la mattina che la sera. Ora lo attendiamo per l’ormai tradizionale visita in municipio, è sempre un bel momento».