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La storia

Dalla trisnonna Bruna al neonato Pietro, la famiglia che attraversa un secolo

di Ginevramaria Bianchi
Dalla trisnonna Bruna al neonato Pietro, la famiglia che attraversa un secolo

Cinque generazioni dei Baldoni Lembo: la trisavola è nata nel 1923, il piccolo ha appena un mese

29 giugno 2024
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MODENA. Si dice che fare i nonni sia più divertente che fare i genitori. Ma lo stesso varrà anche per i bisnonni? E per i trisnonni?

Bruna, modenese di 101 anni, ha confermato le aspettative, dicendo che la nascita del suo pronipote Pietro, venuto al mondo circa un mese fa, «non ha fatto altro che regalarle una gioia immensa», e che «non vede l’ora di vederlo crescere». La trisavola, nata il 29 gennaio del 1923, è ai vertici di un nucleo famigliare allargatissimo, che comprende ben cinque generazioni. Alla tenera età di 16 anni, infatti, Bruna è diventata mamma di Gianna, oggi 84enne. È poi nata Francesca, insegnante alle scuole Buon Pastore di Modena e madre di Gabriele, commercialista 32enne diventato da pochissimo padre. Un mese fa è infatti nato suo figlio, Pietro Baldoni Lembo, l’ultimo tassello di una famiglia che ha origini ben radicate nel territorio modenese.

«All’inizio degli anni ’20 nacque Bruna – comincia a raccontare Elisabetta Buzzotta, nonna materna del piccolo Pietro – Viveva in una casetta in centro storico a Modena, in piazzale degli Erri, e lì ha sempre fatto la casalinga. Tutto il quartiere la riconosceva per la sua bella voce, infatti tutt’ora non smette mai di cantare. Dice che è il suo elisir di lunga vita. È diventata mamma di Gianna da adolescente, e si è dedicata a sua figlia per la maggior parte del tempo da sola, visto che è rimasta vedova molto presto. Non deve essere stato facile per lei, soprattutto in quegli anni dove l’indipendenza femminile era una chimera. Se c’è una cosa però che l’ha aiutata a superare quel periodo, come anche tanti altri – continua – è stata la sua allegria. Bruna è la persona più serena che io abbia mai conosciuto. Nonostante l’età, lei continua ad essere spensierata e positiva: dice di voler vedere Pietro più che può e intrattiene tutti cantando a villa San Martino, la struttura di riposo dove vive». La trisavola è lucida e contenta, tanto che vive ogni giorno grata e allegra: «Era sicura di arrivare al centenario – prosegue Elisabetta – È stata proprio lei infatti a chiederci di organizzare una festa a villa San Martino, dove ci siamo tutti riuniti per vederla spegnere le candeline e cantare insieme».

In famiglia Bruna è conosciuta anche per la sua testardaggine: «È una tipa tosta» evidenzia Elisabetta.

«Riprende ancora sua figlia Gianna e la sgrida come se ancora ne avesse bisogno, non si lascia sfuggire proprio niente. È innamorata persa di Pietro, il suo pronipote di un mese. Quando è nato continuava a ripeterci che non riusciva a credere che potesse essere ancora tanto sana da conoscerlo e prenderlo in braccio, non poteva pensare di vivere di nuovo l’emozione di diventare nonna». E così, tra una ninna nanna per il pronipote e una canzone di Celentano – il suo cantante preferito – Bruna vive alla giornata la sua quotidianità a villa San Martino, cercando di incontrare la famiglia più che può.

«È un grande esempio per tutti noi» commenta infine Elisabetta a nome di tutta la famiglia.