Gazzetta di Modena

Modena

Il reportage

Emergenza maltempo: a Campogalliano venti persone salvate dai pompieri, ma tanti restano in trappola

di Mattia Vernelli
Emergenza maltempo: a Campogalliano venti persone salvate dai pompieri, ma tanti restano in trappola

Tanti restano isolati o bloccati: «L’acqua in casa ben al di sopra delle ginocchia. Siamo stanchi, è accaduta la stessa cosa nel 2020»

26 giugno 2024
3 MINUTI DI LETTURA





CAMPOGALLIANO. Acqua alta, che inonda e invade i piani terra delle case, copre ettari di campi coltivati. Una ventina di persone sono state evacuate e tratte in salvo a Campogalliano, nei pressi del cavalcavia che bypassa l’autostrada. L’acqua ha prima inondato i campi a sud dell’A1, poi è passata sotto l’autostrada, fluendo nei tunnel costruiti appositamente per le piene, invadendo anche la parte opposta dell’autostrada stessa, circondandola quindi da ambo i lati. Continua l’emergenza maltempo.

L’intervento di salvataggio
Nel mezzo, quella decina di case che sorgono ai piedi del cavalcavia rimaste isolate, quasi fosse un isolotto abbandonato in mezzo al mare. Un mare, che è sinonimo di incubo, e che torna con regolare ricorrenza: «Questo è il terzo allagamento negli ultimi mesi – racconta un residente della zona – e per l’ennesima volta dobbiamo evacuare le case. Però, tanta acqua così, non l’avevamo mai vista».
L’acqua è arrivata fino a sotto il ponte dell’Alta Velocità, ha coperto via Madonna con più di 70 centimetri d’acqua. È li che sono avvenute le operazioni di soccorso da parte dei vigili del fuoco: la squadra mobile di Modena, impegnata su più fronti in provincia, ha tratto in salvo decine di persone a Campogalliano. Attorno all'azienda agricola Villa Canapa si snoda un abitato di circa una decina di case. Il piccolo borgo, come detto, si è risvegliato circondato dall’acqua senza possibilità di fuga, soprattutto nella mattinata di ieri, quando in poche ore l’acqua, passando dai tunnel sotto l’autostrada, ha proceduto senza sosta ingrossandosi e inondando anche le terre a nord dell’A1.

L’emergenza
L’emergenza è scattata lunedì sera, quando le piogge si sono fatte sempre più persistenti, con un avviso della protezione civile ai residenti. A quel punto, l’acqua non era ancora arrivata su via Madonna e qualcuno ha deciso preventivamente di lasciare l’abitato. Passata la mezzanotte la situazione si è fatta via via più critica, l’acqua ha cominciato a entrare dentro alle case, soprattutto nelle prime ore dell’alba. Chi possedeva dei fuoristrada ha provveduto autonomamente alla fuga, per gli altri è servito l’intervento della squadra dei vigili del fuoco di Modena, che a bordo delle propri mezzi hanno “guadato” via Madonna, caricato diversi residenti e portati in salvo.
Alla mattina è stato il turno di un signore anziano, poi una famiglia in via Albone, poco distante da via Madonna. Alla fine la conta è di una ventina di persone evacuate. Verso le 13 di ieri, poi, gli ultimi ad essere salvati.

Le testimonianze
L’acqua era troppo alta per qualsiasi mezzo, arrivava alla vita degli operatori dei vigili del Fuoco che tentavano il guado, con anche un corrente sempre più forte. È stato quindi necessario l'intervento a bordo di gommoni di salvataggio per raggiungere il complesso abitativo.
Ancora un racconto che arriva da quella zona, quella completamente invasa dall’acqua nelle scorse ore. Così – giusto per citare uno dei tanti casi che si sono verificati – è stata tratta in salvo una coppia che aveva chiamato il 115 con «l’acqua in casa ben al di sopra delle ginocchia. Siamo stanchi – racconta la signora evacuata – è lo stesso che è accaduto nel 2020. Non abbiamo avuto paura perché ormai siamo abituati, ma vivere qui è diventato un vero disagio». Oltre ai danni alle case, quelli ai campi. Un possidente terriero lamenta «enormi perdite. Ho piantato i cereali alcune settimane fa, sperando che il clima fosse clemente. L’acqua ha coperto, fino alla punta degli steli. Siamo stanchi, è l’ennesima volta».