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A Serramazzoni è rinato il centro tennis: «Grazie ai volontari fatto l’impossibile»

di Daniele Montanari
A Serramazzoni è rinato il centro tennis: «Grazie ai volontari fatto l’impossibile»

Che festa per l’inaugurazione: subito 154 bimbi. La struttura è stata recuperata dopo cinque anni di abbandono

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SERRAMAZZONI. È stata una bella emozione ieri a Serra rivedere il parcheggio del Valverde stipato d’auto, come una volta. Auto di genitori venuti un po’ da tutta l’alta Italia per portare i loro bimbi e ragazzi ai nuovi centri estivi di tennis: 154 quelli che partecipano a questa prima settimana, di sei. Con anche gli esterni, in tutto da qui ad agosto ne graviteranno più di mille in paese, con tutto il loro entusiasmo.

Tre mesi di lavoro
È il frutto di un “miracolo” avvenuto in soli tre mesi: il completo recupero del centro tennis dopo cinque anni di abbandono che avevano portato il bosco sui campi. Un’operazione straordinaria quella che ha portato a rimettere a nuovo tutti i 12 campi in terra rossa nella splendida collocazione a balcone sulla vallata, che ne fa un unicum in Italia. Più gli altri 4 in sintetico. Con uno stanziamento di 140mila euro del Comune sono stati rifatti anche gli spogliatoi, con nuovi impianti green e il riscaldamento adesso, per consentire un utilizzo esteso all’inverno.

La rinascita
Il centro tennis è rinato. Ed è stato riconsegnato ai ragazzi, per cui è nato. Un investimento sul presente e il futuro del paese. È stato possibile solo grazie alla trentina di volontari che, coordinati da Alberto Sghedoni (consigliere con delega al volontariato) si sono rimboccati le maniche ripulendo e riordinando. Tra loro Paolo Toni, Roberto Baldi, Romano Muzzarelli, Paolo Fantini, Nino Orlandi, Ramona Giuliani e Carlo Barbi, più gli alpini. Hanno lavorato in stretta sinergia con i tecnici comunali (l’ingegnere Maria Rosaria Mocella e il vicesegretario Susanna Ferrari) e della ditta incaricata (l’ingegner Guagliumi di Age srl), riuscendo a fare l’impossibile, in così poco tempo, assieme alle varie imprese coinvolte. E questo perché, prima di tutto, la Federazione Italiana Tennis e Padel ha creduto nella riapertura, garantendo con il sopralluogo fatto nei mesi scorsi dall’ingegner Pierluigi Murru, responsabile sicurezza della Fitp, che le possibilità di recupero c’erano.

Centinaia di persone al taglio del nastro
Insomma, il risultato è il frutto di una grande opera corale: ecco dunque ieri mattina l’inaugurazione “di comunità” con centinaia di persone. «Serra ha trovato una ricchezza straordinaria nel volontariato – ha sottolineato l’ingegner Giorgio Quattrini, capogruppo di maggioranza – abbiamo 170 volontari iscritti nell’albo, coordinati da Sghedoni. Questo è solo il primo passo».

Il sindaco
Dopo la benedizione di don Matteo Malavolti, il taglio del nastro con il sentito ringraziamento del sindaco Simona Ferrari: «Ma che spettacolo! È una gioia immensa rivedere il parcheggio pieno e tante famiglie qui con noi – ha detto – vi confesso che sono davvero emozionata. Questa riapertura è uno dei primi obiettivi che ci siamo posti un anno fa: quando abbiamo fatto il primo sopralluogo c’era da mettersi le mani nei capelli, sembrava impossibile risistemare tutto in così poco tempo. Se ce l’abbiamo fatta è solo grazie a questo grande lavoro fatto assieme: grazie di cuore a tutti i volontari che ci hanno messo anima e corpo con ogni tempo, per restituire a questo centro la dignità che merita. Grazie ai tecnici comunali, alle ditte coinvolte. E grazie a tutti voi cittadini, che siete qui così in tanti: per noi è importantissima la vostra vicinanza».
Ciliegina sulla torta del nuovo centro tennis sarà un giardino “inclusivo” che Gianfranco Baraghini ha iniziato a creare, e che sarà poi sviluppato assieme all’Ausl.